Con il termine gigafacotry si vuole definire una gigantesca fabbrica di batterie agli ioni di litio, elemento fondamentale nella realizzazione delle auto elettriche. La definizione è stata coniata da Elon Musk, numero 1 di Tesla, per descrivere la prima fabbrica di questo tipo, realizzata nel 2014 in Nevada.
Le batterie agli ioni di litio si distinguono per una maggiore durata e una miglior efficienza, con tempi di ricarica minori rispetto alle batterie al nichel.
Non a caso, si tratta delle medesime batterie presenti negli smartphone, la cui funzionalità è valutata anche e soprattutto in base ad elementi come tenuta e tempi di ricarica.
Cosa sono le Gigafactory, le fabbriche del futuro
L’ampliamento della produzione di batterie al litio rappresenta dunque un elemento imprescindibile per la cosiddetta “transizione green”: l’Europa, attualmente dipendente dalla produzione asiatica, sta cercando un modo per ottenere maggiore indipendenza, svincolandosi dalle aziende cinesi, giapponesi e sudcoreane.
Per questo motivo nel 2017 l’Ue ha istituito la European Battery Alliance (EBA), che riunisce autorità nazionali, istituti di ricerca e altre parti coinvolte nel processo di produzione elle batterie.
Attualmente l’EBA supporta oltre 70 progetti in Europa, che, entro il 2025, dovrebbero portare alla creazione di almeno 3 milioni di posti di lavoro sul territorio dell’Unione Europea.
Ovviamente esistono anche progetti di Gigafactory italiane, come quello di Italvolt, che realizzerò una struttura a Scarmagno, in Piemonte, nell’area industriale dell’ex stabilimento Olivetti
Il progetto prevede un piano di investimenti da circa 4 miliardi di euro. Una volta terminata, la struttura avrà una superficie di circa 300 mila metri quadrati, secondo le stime l’impianto potrebbe creare fino 15mila nuovi posti di lavoro.
Secondo diversi esperti area di Scarmagno è perfetta per realizzare una gigafactory, grazie anche al forte legame con il tessuto produttivo piemontese. Non a caso il Piemonte, come ben noto, è da circa un secolo la prima regione italiana a livello di produzione automobilistica.
Un altro progetto italiano in tal senso è stato annunciato da Stellantis, che ha reso pubblici i piani per la creazione di un impianto a Termoli. Non ci sono però, al momento, ulteriori informazioni relativamente a tempi di realizzazione, numero di posti di lavoro che dovrebbero essere creati e dimensioni della struttura.
