La palma della fortuna è una piccola pianta ornamentale che in Italia viene molto apprezzata. Non è soltanto bella, a tal punto da essere una soluzione pratica ed elegante per arredare casa, ma è anche molto utile per chi ha problemi di umidità. Inoltre è molto longeva, cresce lentamente, ama gli ambienti luminosi ma non la luce del sole diretta. Ecco tutto quello che si deve sapere per curarla al meglio.
Come curare la palma della fortuna
Curare la palma della fortuna non è difficile, ha infatti bisogno di essere concimata soltanto un anno dopo essere stata trapiantata. In questo modo vengono rilasciati nel terreno tutti i nutrienti di cui ha bisogno e non sarà necessario concimare la pianta in primavera ed estate.
C’è da fare anche un’altra precisazione importante: non va potata, perché cresce proprio attraverso le gemme finali. Quello che va eliminato sono le foglie e i fiori secchi attraverso delle forbici ad hoc per la potatura. Nulla di più.
Dove posizionare la Chamaedorea elegans
La palma della fortuna è una pianta che, in natura, cresce nel sottobosco della foresta pluviale. È quindi abituata alla luce indiretta e, se esposta al sole, rischia di bruciarsi e morire. La condizione ideale richiede un’ombra parziale.
Se viene coltivata in casa, è bene che stia vicino alle finestre, in una zona meno luminosa invece crescerà più lentamente: un segnale, questo, che ci dice che forse necessita di un pizzico di sole in più (sempre filtrato adeguatamente).
Di quanta acqua ha bisogno
La palma della fortuna è un toccasana contro l’umidità, ma le sue radici non hanno bisogno di un terreno inzuppato d’acqua. Il trucco è quello di toccarlo e di innaffiare al bisogno. D’inverno resiste bene anche senza acqua, d’estate è opportuno irrigare una volta alla settimana.
È essenziale smettere di annaffiare quando l’acqua comincia a fuoriuscire dai fori di drenaggio posizionati alla base del vaso. Se la si vuole aiutare nei momenti di clima particolarmente caldo, si può nebulizzare dell’acqua su tutta la pianta.
Il ruolo contro la muffa e l’umidità
Curare la palma della fortuna non è solo una soddisfazione per gli occhi e un orgoglio per il proprio pollice verde: è una pianta che mangia l’umidità presente in casa e la sua diretta conseguenza, la muffa. Il suo nome scientifico è Chamaedorea elegans e può raggiungere un’altezza fino a 2 metri.
Oltre a deumidificatori e prodotti antimuffa, possiamo sfruttare anche i potenti mezzi che la natura ci mette a disposizione. Questa pianta, per esempio, riesce ad assorbire l’umidità nelle sue vicinanze e a rinfrescare l’ambiente.
Il significato della palma della fortuna
Questa pianta, come se già non bastassero tutte le sue qualità, si chiama palma della fortuna perché nelle pratiche del Feng Shui rappresenta la crescita e la vitalità. Non a caso corrisponde all’elemento Legno, che vuol dire movimento verso l’alto ed energia.
Ecco allora che riesce a creare armonia ed equilibrio all’interno degli ambienti che la ospitano, un po’ come fa l’albero di giada. In questo modo contribuisce a migliorare le relazioni e la stabilità emotiva degli abitanti della casa. Inoltre è molto utile negli ambienti professionali perché dona prosperità economica.