Il riciclo, in un’epoca in cui anche gli sprechi stanno contribuendo negativamente al cambiamento climatico, è sempre una buona idea. Se poi da una bevanda amatissima come il caffè nascono verdure altrettanto buone come i funghi abbiamo fatto bingo. Si tratta di un modo per non buttare nulla e per risparmiare sulla spesa. Cosa si può volere di più?
Cosa ci vuole per far nascere e crescere i funghi in casa
Coltivare i funghi in casa non solo è possibile, ma è anche facile e l’ambiente ringrazia. Si tratta di un metodo inventato più di venti anni fa da un micologo cinese, che ha avuto grande successo soprattutto perché completamente ecologico e molto economico. Prima di cominciare, però, è bene procurarsi tutto quello che serve.
- Sacchetto di plastica nero e resistente.
- Cassetta della frutta in legno.
- Semi dei funghi, anche conosciuti come micelio.
- Fondi di caffè a temperatura ambiente.
Sarà sufficiente mettere il sacchetto nella cassetta, riempirlo di polvere di fondi di caffè alternata al micelio. Dopodiché il sacco va chiuso e posizionato in un luogo fresco e al buio per il periodo dell’incubazione.
Dopo qualche giorno, l’inconfondibile odore di funghi e una colorazione biancastra del substrato daranno la conferma di aver fatto un buon lavoro. È a questo punto che vanno praticati dei fori nel sacchetto, come dei piccoli tagli, che va spostato sotto la luce diretta del sole. Dopo circa tre settimane arriva il primo, soddisfacente raccolto.
A cosa servono i fondi di caffè e perché sono ottimi per i funghi
I fondi del caffè hanno una composizione e un pH che si prestano alla coltivazione dei funghi in casa. La preparazione del caffè, infatti, avviene ad alte temperature e rende i fondi sterili, un dettaglio fondamentale per tenere lontani i batteri e le muffe. Poi sono ricchi di sostanze come l’azoto, la cellulosa e il fosforo che, insieme a un pH acido, permettono ai funghi di crescere senza difficoltà.
Attenzione all’igiene: come preparare il caffè per i funghi
Se si segue il procedimento sopracitato in maniera precisa, e facendo attenzione affinché non ci siano contaminazioni, la coltivazione dei funghi in casa è assicurata in poche settimane.
Inoltre, proprio per completare l’opera nel rispetto completo della natura, una volta che il composto fatto di fondi di caffè e micelio sarà saturo, non più produttivo, è possibile riutilizzarlo come compost nell’orto. In questo modo il processo non si ferma e, infine, l’ambiente e le tasche ringraziano.
Quanti giorni ci vogliono per far nascere i primi funghi
La fruttificazione, successiva all’incubazione, ha bisogno di circa 20 giorni per completarsi. In questo periodo l’umidità e la temperatura sono fondamentali. Bisogna nebulizzare con uno spruzzino due o tre volte al giorno e fare in modo che la piccola ‘serra’ stia fra i 20 e i 25 gradi.
La raccolta, e quindi il risultato del proprio lavoro, arriva circa 20 o 30 giorni dopo il primo giorno di coltivazione. Non resta che raccogliere funghi fatti in casa e degustarli come meglio si ritiene opportuno, sulla loro freschezza non ci sono dubbi.