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BUONO A SAPERSI 27 NOVEMBRE 2023

Auto cromate illegali in Italia: l'UE dice stop alle vernici

L’UE dice addio alle auto cromate che, dal 2024, risulteranno illegali. A essere nel mirino sono i materiali e i metodi di verniciatura che si utilizzano per ottenere un effetto ritenuto dai più sofisticato. Non a caso è riservato ai clienti che spendono di più per avere un modello con caratteristiche e dettagli esclusivi. Tuttavia, si tratta di una pratica costosa quanto nociva: mette in pericolo la salute dell’uomo e danneggia l’ambiente.

Vernici cromate per auto illegali dal 2024: la decisione UE

Le auto cromate erano molto in voga negli anni Cinquanta e Sessanta, ma ancora oggi fanno parte della produzione automobilistica. Tuttavia la Commissione europea ha proposto un nuovo regolamento per lo smaltimento dei veicoli a fine vita.

Il cromo esavalente e il piombo, utilizzati per dare l’effetto brillante e sofisticato ad alcune parti della carrozzeria ma anche degli interni, sono cancerogeni; e una gestione errata dei rifiuti, anche in questo caso, crea un inquinamento ambientale non indifferente. E, a proposito di pratiche illegali, ecco cosa succede se ti fermano con la targa coperta.

Inoltre, i metodi utilizzati durante la placcatura e l’uso del cromo esavalente possono causare tumori ai polmoni. Anche le sostanze polifluoroalchiliche, conosciute anche come PFAS, non sono da meno. E, oltre all’Europa, anche gli Stati Uniti si stanno muovendo verso una direzione produttiva e di smaltimento più sostenibile per l’ambiente e più sicura per la salute.

Per cosa è usato e dove si trova il cromo esavalente

Il cromo esavalente, usato per le auto cromate, è rimasto in laboratorio dal 1797 – anno della sua scoperta – sino ai primi del Novecento per studi in ambito scientifico. Questo metallo – insieme ad altri come rame, alluminio, ferro, nichel, stagno e piombo – è stato introdotto in nuovi processi tecnologici. Nonostante sia fra i sei ritenuti più inquinanti al mondo, ancora oggi viene usato in diversi settori.

  • Produzione e lavorazione di acciaio nel settore metallurgico e galvanico.
  • Realizzazione di smalti e vernici.
  • Colorazione del vetro e pulizia della vetreria.
  • Produzione tessile e concia delle pelli.
  • Realizzazione, in generale, di prodotti a base di cromo.

Tossicità e pericolosità del cromo esavalente: tutti i rischi

Il cromo esavalente è stato classificato come materiale cancerogeno già nel 1998 dalla USEPA, la US Environmental Protection Agency. Lo stesso ha fatto l’IARC, Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, e l’OMS – Organizzazione mondiale della salute – ha descritto precisamente la correlazione nociva tra questo materiale, la salute umana e la qualità ambientale.

Secondo il Ministero della Salute, se si inalano alte concentrazioni di cromo esavalente si va incontro all’ulcerazione e alla perforazione del setto nasale. Inoltre ci sono ripercussioni su tutto l’apparato respiratorio, provoca eruzioni cutanee, indebolisce il sistema immunitario, danneggia lo stomaco e il fegato.

Altamente a rischio, ovviamente, sono i lavoratori dei settori produttivi coinvolti, ma tutti coloro che vivono in prossimità di impianti e industrie che hanno a che fare con certi materiali sono esposti a un materiale altamente inquinante e nocivo. Inoltre, gli esperti non sono ancora in grado di escludere eventuali danni anche per coloro che sono stati esposti a quantità più basse di cromo esavalente tramite il contatto cutaneo. Si parla nello specifico di coloro che hanno indossato, e continuano a indossare, abiti trattati.

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