Due attacchi di squali su una spiaggia della Florida hanno fatto diffondere false voci sulla presenza di orche nel Golfo del Messico. In realtà, la causa è ben altra. Nello specifico il 7 giugno, tre persone sono rimaste ferite in due aggressioni di squali al largo della costa della contea di Walton, tra Destin e Panama City Beach. Tra le vittime c’erano una donna di 45 anni che è stata morsa vicino a Watersound Beach e due adolescenti che sono rimasti feriti più tardi, a circa quattro miglia a est del primo attacco. Il responsabile di tutte le tre aggressioni sarebbe stato uno squalo toro e la causa sarebbe da rintracciare nel cambiamento climatico.
Cosa c’entra il cambiamento climatico con gli attacchi di squalo
Di recente sono stati osservati squali bianchi in fuga dalle orche che tentano di attaccarli, ma ciò che è accaduto in Florida non avrebbe nulla a che fare non questi animali. La causa delle aggressioni è più probabilmente da rintracciare nelle attività umane, gli squali toro si nutrono infatti vicino alla riva. La pesca con le esche li attirerebbe vicino alla costa in cerca di cibo. Il clima caldo e secco in Florida potrebbe aver causato una riduzione di pesci in acqua dolce. Il plancton e i pesci si avvicinano quindi alle rive e così anche gli squali toro li seguono per poterli cacciare.
In generale il riscaldamento dell’acqua sta trasformando l’ambiente marino con alterazioni nella disponibilità dei nutrienti e, di conseguenza, migrazioni di specie di pesci in aree diverse rispetto agli habitat d’origine. Anche in Australia, tra i numerosi animali marini che si stanno spostando ci sono alcune tipologie di squalo. Uno studio lungo le coste del Nuovo Galles del Sud tra il 1950 e il 2015 ha evidenziato per esempio una maggior abbondanza di squali tigre quando la temperatura media delle acque costiere raggiunge i 22°C, ovvero in estate. Il riscaldamento dell’acqua farebbe diventare le aree vicino alla riva degli habitat perfetti per questi grandi predatori che, quando l’acqua è calda, tenderanno ad avvicinarsi alla costa. Riuscire ad anticipare gli spostamenti di questi enormi predatori è dunque fondamentale sotto vari punti di vista, sia per prevenire eventuali attacchi alle persone, sia per preservare gli ecosistemi e la biodiversità marina.
L’ipotesi (scartata) del coinvolgimento delle orche assassine
Inizialmente si era pensato che la causa degli attacchi degli squali alle persone fosse causata dagli assalti delle orche a questi grandi predatori che, per fuggire, si sarebbero spostati verso la riva. In realtà gli scienziati hanno spiegato che la specie di squalo responsabile delle aggressioni è già abituata a procurarsi il cibo stando più vicina al litorale. In ogni caso è vero che le orche in Florida si vedono sempre più spesso ma questo accade probabilmente a causa dell’ecoturismo, ovvero non perché siano aumentata ma semplicemente perché si tende a farci più caso.
Le orche in Florida ci sono sempre state, solo che negli ultimi anni i turisti tendono a fotografarle di più, inoltre di solito prendono di mira gli squali quando sono molto lontane dalla costa.