I nostri mari sono sempre più a rischio. Inquinamento, pesca intensiva e cambiamento climatico stanno stravolgendo flora e fauna marina, mettendo a repentaglio la salute dell’ecosistema. Oltre al pericolo delle microplastiche, sempre più diffuse, bisogna fare i conti anche con le alghe tossiche. Si tratta di specie particolari in grado di produrre tossine. Scoperte mezzo secolo fa alle Hawaii, il fenomeno, oggi, non riguarda soltanto quella zona del mondo, ma si è sviluppato un pò ovunque, fino ad arrivare nel Mediterraneo. Leggi anche dell’allarme alga tossica in Puglia.
Come riconoscerle
Prima di tutto bisogna sapere come sono arrivate dalle nostre parti. La pressione atmosferica, la temperatura dell’acqua sempre più alta e le onde ridotte sono le condizioni ideali per la proliferazione di questi organismi.
Non si tratta di alghe tradizionali e lo si intuisce dalla strana schiuma che forma in superficie e dal materiale gelatinoso che emerge, che permette loro di ancorarsi agli scogli o a quello che incontrano sui fondali.
I pericoli per l’uomo
Queste alghe tossiche rappresentano una minaccia per gli organismi delle persone con cui entrano in contatto, a causa di due tipi di intossicazioni: una per via respiratoria e l’altra per via alimentare, con sintomi come:
- febbre alta;
- mal di gola;
- tosse;
- nausea;
- lacrimazione;
- dermatite;
- spasmi muscolari;
- difficoltà respiratorie.
Il rischio di morte è davvero raro: è stato registrato solo un decesso di questo tipo, nel 1994. In Italia esistono delle linee guida del Ministero della Salute da seguire in caso di contatto con le alghe tossiche.
Oltre a una grande attenzione da prestare ai controlli sui prodotti ittici, si raccomanda la necessità di abbandonare la spiaggia nel caso di presenza di alghe tossiche. Come suggerito dal ministero, nella maggior parte dei casi è sufficiente spostarsi di poche decine di metri per eliminare qualsiasi malessere. Il pericolo esiste, ma con gli opportuni accorgimenti si può evitare. Scopri anche la lattuga di mare, l’alga della salute.