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CONSIGLI 10 GENNAIO 2024

Acqua di cottura delle uova sode: perché non devi buttarla

L’acqua è un bene prezioso e meno se ne spreca meglio è, soprattutto per l’ambiente. In particolare, l’acqua che utilizziamo per cuocere le uova sode può essere riciclata in un modo molto utile.

Spesso ciò che viene buttato per incuria o pigrizia, sarebbe potuto essere riutilizzato. L’acqua di cottura usata per le uova non fa eccezione. Quando gli alimenti vengono cotti, parte dei nutrienti finisce nell’acqua. Il liquido potrebbe essere sfruttato, ad esempio, come base per salse o brodi in modo da non disperdere nutrienti tanto preziosi.

È una caratteristica che riguarda soprattutto la cottura di verdure, ma anche l’acqua usata per le uova sode può tornare a nuova vita, almeno se non si è aggiunto del sale.

Cosa contiene l’acqua di cottura delle uova sode

Come abbiamo visto l’acqua maggiormente ricca di nutrienti e che può essere riutilizzata per altre cotture o la preparazione di nuove pietanze è quella usata per la cottura di verdure. Eppure anche l’acqua nella quale vengono bollite le uova ha un suo senso di esistere anche dopo aver svolto tale compito.

L’acqua di cottura delle uova sode, infatti, può contenere altre sostanze, che possono includere proteine, minerali e vitamine. L’acqua di cottura delle uova può anche diventare ricca di residui di calcio, se le uova contengono gusci danneggiati o frammentati.

Queste caratteristiche sono ottime per l’irrigazione delle piante, che sapranno valorizzare al meglio tutti questi nutrienti. Proprio innaffiare fiori, erbe e arbusti è la soluzione migliore per evitare lo spreco di acqua.

Quando non va riutilizzata: attenzione al sale

In un caso, però, bisogna prestare grande attenzione al riutilizzo. Il sale, infatti, può tramutarsi da prezioso alleato a insidioso nemico per le piante. Il sale da cucina “brucia” le foglie (soprattutto quelle più giovani), impedendo così la corretta crescita della pianta. È proprio il sale a determinare il danneggiamento di frutti e fiori, pertanto bisogna prestare la massima attenzione per non trasformare un gesto utile e rispettoso dell’ambiente in una azione deleteria.

Ci sono però anche altri accorgimenti per sfruttare tale risorsa in modo corretto. Alcuni potranno sembrare banali, ma è sempre bene ricordarli. Vediamoli insieme.

Come riciclare l’acqua di cottura con le piante

Iniziamo col dire che l’acqua di cottura va utilizzata al massimo una volta al mese per l’irrigazione delle piante, con la stessa cadenza dei fertilizzanti, proprio per l’alta percentuale di sali minerali contenuti. Chi ha il pollice verde non sarà dunque costretto a mangiare uova in modo smodato, fatto che oltretutto rischia di procurare danni alla salute.

Può sembrare superfluo, ma è bene ricordare che prima di utilizzare l’acqua di cottura per l’irrigazione è bene si sia raffreddata, a maggior ragione nella stagione calda, dove le piante sono particolarmente assetate. Un altro consiglio può essere quello di aggiungere i gusci d’uovo finemente tritati: questi terranno lontane le lumache dalle nostre piante. Inoltre il calcio riequilibrerà il PH del terreno, rinvigorendo al contempo l’impianto radicale della pianta e il suo fusto.

Acqua di cottura delle uova sode: perché non devi buttarla
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