Sigfrido Ranucci contro l'ultima circolare della Rai, "sarà impossibile fare informazione"
Sigfrido Ranucci, conduttore di Report, si è scagliato contro l’ultima circolare Rai: secondo il giornalista “sarà impossibile fare informazione”
Nel corso di un incontro con la stampa, il conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, si è scagliato contro l’ultima circolare della Rai, secondo la quale sarà obbligatorio conservare e rendere tracciabile tutto il materiale girato dai videomaker. Una novità che, secondo il giornalista, potrebbe rendere “impossibile fare informazione”.
Le parole di Sigfrido Ranucci
Nella giornata di oggi – martedì 15 aprile 2025 – il giornalista e conduttore di Report Sigfrido Ranucci ha parlato nel corso dell’incontro ‘Informazione, emergenza democratica’ alla Stampa Estera.
“Sono 35 anni che sono in Rai, è il momento più complicato dell’azienda, è un momento complicato per il Paese” ha esordito Ranucci, secondo il quale la strada presa oggi porta “verso una sorta di desertificazione dell’informazione pubblica”.
Fonte foto: ANSA
Sigfrido Ranucci, conduttore di Report che nel corso di una conferenza stampa si è scagliato contro l’ultima circolare della Rai
Difficoltà che per i giornalisti hanno molte facce, tra le quali quella delle “querele temerarie”. Ranucci stesso ha chiarito di essere arrivato “a 196 tra querele e richieste di risarcimento, ma non paga la Rai, come a volte si sente dire, la Rai paga la tutela legale ed è obbligata a rivalersi sui giornalisti, quindi noi siamo obbligati a vincere sempre”.
I problemi dell’informazione
Secondo il conduttore, la situazione dell’informazione in Italia è “difficile: sono state approvate leggi che ci portano verso una sorta di ‘odio di Stato’, che schiaccia i giornalisti che pubblicano notizie correttamente raccolte”.
Ranucci, che sta girando l’Italia per presentare il suo libro “La scelta”, ha parlato dell’importanza del giornalismo investigativo, e di come aiuti a “realizzare inchieste di alto valore pubblico”.
“Perché se parliamo di Panama Papers parliamo di risorse pubbliche sottratte alla collettività – ha spiegato Ranucci – Significa meno sale di terapia intensiva, meno mascherine per gli ospedali, meno giustizia, meno tutele per i cittadini”.
La circolare della Rai
Il giornalista si è poi scagliato contro l’ultima circolare Rai, che risale a due giorni fa ed è stata “firmata dall’Amministratore Delegato, che obbliga alla tracciabilità dei filmati e dei videomaker”. Una scelta che per Ranucci è “un esempio chiaro del cambiamento in atto”.
“Chi ha documentato tutte le inchieste legate al famoso incontro all’autogrill tra Renzi e Mancini, oggi è obbligato a fornire tutto il materiale girato, qualora la RAI, o chi per essa, lo richieda – ha aggiunto Ranucci – Io credo che si stia chiudendo un cerchio, e che diventerà impossibile fare giornalismo d’inchiesta”.
“È impossibile, con questa catena di responsabilità così estesa e indefinita, trovare un dirigente che si assuma la responsabilità di fronte a un’emergenza, o a una semplice esigenza operativa. – ha poi concluso il conduttore di Report – Io credo che tutti noi dobbiamo fare qualcosa, subito, di serio e concreto, per salvare il valore pubblico, politico e culturale, che rappresenta la RAI”.
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