,,

Omicidio Mezzolombardo, Bojan Pjanic uccide il padre Simeun per difendere la madre: "Ho provato a rianimarlo"

Bojan Pjanic ha ucciso il padre Simeun a coltellate per proteggere la madre, la tragedia è avvenuta a Mezzolombardo, in provincia di Trento

Pubblicato: Aggiornato:

Un omicidio scuote Mezzolombardo, piccolo comune nella Piana Rotaliana in provincia di Trento: Bojan Pjanic, 19 anni, ha ucciso il padre Simeun, di 46, a coltellate. Lo avrebbe fatto per proteggere la madre dall’ennesima aggressione del marito. Il ragazzo avrebbe confessato di averlo accoltellato e di averlo provato a rianimare. In casa c’era anche il fratellino più piccolo.

Uccide il padre a Mezzolombardo

La tragedia è avvenuta nella notte fra giovedì 3 e venerdì 4 aprile in un appartamento in via Frecce Tricolore. Il giovane non si è allontanato: al loro arrivo i carabinieri del Comando provinciale di Trento l’hanno trovato sul luogo e l’hanno arrestato in flagranza.

“Sembrava che non ci fosse altra via”, avrebbe detto il ragazzo sotto shock accanto al corpo del padre, come riporta La Voce di Bolzano.

omicidio Mezzolombardo figlio padreFonte foto: © 2025 OpenMapTiles | © 2025 OpenStreetMap contributors | © 2025 TomTom | Tuttocittà

Mezzolombardo è un comune di circa 7.500 residenti a 20 minuti da Trento

Il 19enne è stato portato in caserma con l’accusa di omicidio ed è stato sottoposto all’interrogatorio dalla pm Patrizia Foiera.

Secondo le prime indiscrezioni, la famiglia risulterebbe sconosciuta alle forze dell’ordine. Non vi sarebbero già state, cioè, denunce relative a episodi di violenza né chiamate dei vicini per liti familiari.

Bojan Pjanic avrebbe provato a rianimare il padre Simeum dopo averlo accoltellato

La famiglia, di origine bosniaca, era arrivata in Italia da molti anni, quando Bojan Pjanic era piccolo.

Secondo ANSA, prima di trasferirsi a Mezzolombardo vivevano a Lavis, in Trentino.

La famiglia era perfettamente integrata nel tessuto sociale e lavorativo del paese.

LaPresse aggiunge un dettaglio importante: Bojan Pjanic avrebbe usato un “coltello da cucina” mentre il padre Simeun “stava ancora maltrattando la mamma”.

Dopo averlo colpito “ho cercato di rianimarlo, ma era già morto, e ho chiamato i carabinieri”.

In casa c’era anche il fratellino

Secondo quanto riferito da LaPresse, al momento dell’omicidio c’era in casa anche il fratello più piccolo di Bojan Pjanic.

I limiti della legittima difesa

Esaminati tutti gli elementi, nelle prossime settimane la Procura di Trento dovrà decidere se confermare l’ipotesi di omicidio o se far valere la legittima difesa.

Il nodo della questione, a norma dell’articolo 52 del codice penale, ruota attorno a due concetti: quello relativo al “pericolo attuale” di “offesa ingiusta” alla “altrui incolumità” (quella della madre nel caso di specie) e quello relativo alla “proporzionalità” della reazione del 19enne che ha impugnato il coltello.

Il caso di Alex Cotoia

Al momento, sulla vicenda di Mezzolombardo non si conoscono molti dettagli ma il caso del 19enne trentino ricorda quello di Alex Cotoia, che nel 2020 uccise il padre con 34 coltellate per difendere la madre, costantemente vittima di maltrattamenti e aggressioni.

Il 22enne era stato condannato a 6 anni e 2 mesi, ma la Cassazione ha poi annullato la sentenza con rinvio. Il nuovo processo d’appello ha infine assolto Alex Cotoia. “Potessi tornare indietro, preferirei morire io”, confessò il ragazzo durante un’intervista.

mezzolombardo-omicidio Fonte foto: ANSA
,,,,,,,,