Matteo Bassetti sulla polmonite bilaterale di Papa Francesco: "Ha diversi fattori di rischio"
Il parere di Matteo Bassetti sulla polmonite bilaterale di Papa Francesco: per l'infettivologo, nonostante il quadro complesso, si può essere ottimisti
Preoccupano giorno dopo giorno le condizioni di Papa Francesco, ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma. Alla quinta notte di degenza la Sala stampa vaticana ha reso noto che il Pontefice è in cura per una “polmonite bilaterale” e, nonostante il “cuore regge bene”, il quadro clinico rimane “complesso”. L’infettivologo Matteo Bassetti predica però ottimismo.
Le condizioni del Papa
Ricoverato da venerdì 14 febbraio dopo due settimane di sintomi, Papa Francesco era arrivato al Policlinico con una “bronchite su base infettiva” e fino a lunedì gli esami effettuati avevano rilevato una “infezione polimicrobica“, con la presenza nei polmoni di agenti patogeni di diversa natura.
Nel bollettino diffuso nella serata di martedì 18 febbraio sono stati comunicati i risultati degli ulteriori accertamenti e della Tac di controllo al torace, che hanno rilevato una “polmonite bilaterale“, riguardante quindi entrambi i polmoni.
Fonte foto: ANSA
Le finestre al decimo piano del Policlinico Gemelli, dove si trova la stanza riservata la Pontefice
La polmonite bilaterale
Secondo la diagnosi riportata dalla Sala stampa vaticana, la patologia si è sviluppata in un quadro di bronchiectasie, dilatazioni irreversibili dei bronchi provocate da lesioni delle pareti bronchiali, e di bronchite asmatiforme, che causa le gravi difficoltà respiratorie manifestate dal Papa nelle ultime settimane.
Condizioni che hanno reso necessario un trattamento più complesso, tramite una “terapia cortisonica antibiotica“.
La malattia è ancora a uno stadio precoce e, come spiegato dagli esperti, non è ancora possibile prevedere in che modo sarà interessato il polmone e se l’evoluzione dell’infezione sarà più severa o meno.
Il parere di Matteo Bassetti
Dal Vaticano hanno fatto sapere che Papa Francesco è attualmente “autoventilato” e non ha quindi bisogno di rimanere costantemente attaccato all’ossigeno, in questi casi spesso necessario come supporto alla terapia.
Interpellato da Adnkronos, il direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti, ha spiegato che la polmonite del Papa può essere risolta “con una terapia adeguata”.
“Ha una bronchite asmatiforme delle bronchiettasie, che fondamentale sono delle malformazioni del polmone che portano ad avere frequentemente delle infezioni – è il parere dell’infettivologo – in particolare c’è un germe che si chiama pseudomonas aeruginosa che insieme ad altri batteri simili può dare un quadro di una polmonite difficile come quella bilaterale batterica e credo nel suo caso anche resistente ai comuni antibiotici“.
“Certo il Papa ha 88 anni, ha diversi fattori di rischio, e una polmonite così può essere impegnativa. Ma dobbiamo essere ottimisti” ha affermato Bassetti.
