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Il sindacato di Djokovic scuote il mondo del tennis e porta tutti in tribunale: "Sistema corrotto e abusivo"

Il sindacato di Novak Djokovic contro i vertici del tennis: l'azione legale e la risposta dell'Atp che parla di accuse "senza fondamento"

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Terremoto nel mondo del tennis professionistico. Il Professional Tennis Players’ Association (Ptpa), il sindacato dei giocatori che annovera tra i suoi co-fondatori Novak Djokovic, rivolgendosi alla corte distrettuale di New York ha dato il via a un’azione legale contro i più importanti organi di governo del tennis mondiale. In particolare, vengono contestate “pratiche anti-competitive” e vengono lanciate accuse di “un palese disprezzo per il benessere degli atleti”.

Il sindacato di Novak Djokovic contro i vertici del tennis

Tutti in tribunale. Come rende noto BBC Sport, sono 163 le pagine depositate tramite cui il sindacato Ptpa afferma che “i giocatori professionisti di tennis sono bloccati in un gioco truccato” che innesca “un controllo limitato sulle proprie carriere e sui propri brand”.

Diversi i punti su cui verte l’azione legale sottoscritta da dodici tennisti, fra cui l’altro co-fondatore del sindacato Vasek Pospisil e Nick Kyrgios. Proteste sull’organizzazione del calendario, sul sistema dei ranking  e sul controllo dei diritti d’immagine.

Novak Djokovic protesta sindacatoFonte foto: ANSA
Novak Djokovic

Ptpa spiega che l’obbiettivo è porre fine “al controllo monopolistico” del tennis. Inoltre esige un risarcimento economico da Atp, Wta, Federazione internazionale (Itf) e dall’International Tennis Integrity Agency (Itia).

L’azione legale non è stata avviata solamente a New York, ma anche nel Regno Unito e nell’Unione Europea per combattere quella che viene dipinta come una “autorità incontrollata degli organi di governo dello sport”.

Il direttore esecutivo del Ptpa: “Il tennis è distrutto”

“Il tennis è distrutto”, sostiene Ahmad Nassar, direttore esecutivo del Ptpa: “Dietro la patina glamour promossa da coloro che accusiamo, i giocatori sono intrappolati in un sistema ingiusto che sfrutta il loro talento, taglia i loro guadagni e mette a repentaglio la loro salute e sicurezza”.

Secondo Nassar, Ptpa ha esaurito tutte le opzioni di riforma attraverso il dialogo. “Gli organi di governo – aggiunge – non ci hanno lasciato altra scelta che cercare di ottenere una risposta attraverso i tribunali. Correggere questi fallimenti del sistema non significa sconvolgere il tennis, ma salvarlo per le generazioni future di giocatori e tifosi“.

Secondo il sindacato, i vertici del tennis mondiale agiscono in modo monopolistico impedendo ad altri competitor di farsi strada nel mercato. Proteste anche per il sistema di assegnazione di punti utili al ranking Atp. Per il Ptpa si è innanzi a un sistema “draconiano” che obbliga gli atleti a partecipare ai tornei del circuito per costruirsi e mantenere uno status professionale.

Altra mira del Ptpa è la riorganizzazione del calendario ritenuto sfiancante e “insostenibile”, sia per i tanti appuntamenti in programma sia perché costringe i tennisti a giocare a volte ad alte temperature o fino a notte inoltrata.

Accuse anche all’Itia, ritenuta colpevole di “una totale invasione della privacy“. “Nessun altro grande sport – sostiene Pospisil – tratta i suoi atleti così. Portiamo avanti questa causa per motivi di equità, sicurezza e dignità umana”.

La risposta dell’Atp: “Il Ptpa ha costantemente scelto la divisione”

“Mentre l’Atp è rimasta concentrata sulla realizzazione di riforme a beneficio dei giocatori su più livelli, il Ptpa ha costantemente scelto la divisione e la distrazione attraverso la disinformazione sui progressi fatti. A cinque anni dalla sua nascita nel 2020, il Ptpa ha faticato a ottenere un ruolo significativo nel tennis e così ha deciso di perseguire un’azione legale”. Questa la risposta dell’Atp alle accuse del sindacato.

L’associazione che riunisce i tennisti professionisti di tutto il mondo afferma di aver lavorato per la “crescita globale del tennis professionistico maschile. Nel corso di oltre tre decenni, la struttura di governance di Atp ha assicurato che i giocatori e i tornei abbiano una voce uguale nel dare forma alla direzione dello sport al più alto livello”.

L’Atp evidenzia che negli ultimi 5 anni si è verificato un aumento dei compensi per i tennisti “fino a 70 milioni di dollari”. Quindi spiega che c’è stata  l’introduzione di audit annuali e indipendenti per assicurare agli atleti trasparenza sui dati finanziari dei tornei.

E ancora, si sottolinea che c’è stata la decisione di dare il reddito minimo garantito per i primi 250 giocatori del ranking, “fornendo una sicurezza finanziaria senza precedenti nel tennis professionistico”.

L’Associazione aggiunge che “ogni decisione chiave è stata presa con il contributo dei giocatori e dai loro rappresentanti” e ricorda che i tennisti “hanno mantenuto un ampio controllo sui loro programmi, con una certa flessibilità nel competere, allenarsi e monetizzare le loro carriere come meglio credono”.

In conclusione, l’Atp considera le accuse della Ptpa “senza fondamento”.

tennis-djokovic-sindacato Fonte foto: ANSA
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