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Due morti nella sparatoria all'Università della Florida, arrestato Phoenix Ikner: è figlio della vicesceriffo

Sparatoria negli Usa. Un 20enne avrebbe aperto il fuoco all'Università della Florida e ucciso 2 persone. Chi è Phoenix Ikner e perché l'ha fatto

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Arrestato il presunto autore della sparatoria che ha avuto luogo all’Università della Florida, dove sono morte due persone, raggiunte dai colpi di pistola dell’assassino, e dove sono state ferite altre sei. Si tratterebbe di Phoenix Ikner, 20enne, figlio di una vicesceriffo che avrebbe sparato proprio con la vecchia arma d’ordinanza della madre.

Sparatoria all’Università della Florida

Intorno all’ora di pranzo, Phoenix Ikner sarebbe entrato all’interno del campus della Florida State University, a Tallahassee, università che lui stesso frequenta, e avrebbe iniziato a sparare all’impazzata. Avrebbe quindi colpito a morte due persone – la loro identità non è stata rivelata ma non si tratterebbe di studenti dell’ateneo – e ferito altre sei.

Pronto l’intervento della polizia che ha fermato lo studente di 20 anni e lo ha ferito, ponendo fine alla sua azione e arrestandolo. Ikner si trova in ospedale ma non sono chiare le condizioni in cui versa: avrebbe riportato delle ferite ma non mortali. È il figlio di una vicesceriffo e ha sparato con la sua vecchia arma d’ordinanza che è stata recuperata sulla scena del crimine.

sparatoria Università Florida Phoenix IknerFonte foto: Getty
Le immagini dal luogo della sparatoria

Chi è Phoenix Ikner: l’adolescenza complicata e il vero nome

Sono già trapelati alcuni filmati girati da alcuni testimoni nei quali sembra vedersi un ragazzo che prima cammina su un prato e quindi apre il fuoco, scatenando il fuggi fuggi generale.

Ikner studia scienze politiche, è un repubblicano convinto e, per le sue visioni ben oltre il conservatorismo, era stato cacciato dal club politico dell’università in quanto il suo comportamento aveva infastidito gli altri iscritti. Era stato citato inoltre lo scorso gennaio in un articolo del giornale del college FSView/Florida Flambeau quando aveva commentato quanti erano scesi in piazza e manifestavano perché delusi dalla scelta della nazione di riaffidarsi a Donald Trump come presidente. “Non c’è più molto da fare, a meno che non si voglia insorgere”, aveva detto.

Ancora ignoti i motivi del gesto. La Cnn ha provato a ricostruire quella che è stata definita un’adolescenza tumultuosa per il sospettato. Un’altra donna, la sua madre biologica, infatti era stata accusata di averlo prelevato e portato con sé in Norvegia, quando aveva 10 anni. Per questo motivo le erano stati comminati 200 giorni di custodia in carcere. Il vero nome dell’autore della sparatoria sarebbe dunque Christian Eriksen: solo in un secondo momento l’avrebbe poi cambiato in Phoenix Ikner. Lo sceriffo della contea, Walt McNeil, ha parlato di Ikner come del figlio di Jessica, un membro “eccezionale” del suo staff per più di 18 anni. Ha aggiunto inoltre che il 20enne faceva parte dei programmi di addestramento del suo ufficio.

La reazione di Donald Trump

“Questo è un giorno tragico per il nostro ateneo. Siamo profondamente addolorati per quanto accaduto”, ha commentato il rettore Richard McCullough.

Il presidente Donald Trump è stato informato dell’accaduto durante l’incontro con Giorgia Meloni alla Casa Bianca. “Una cosa terribile, una vergogna. È orribile che cose come questa abbiano luogo. Cambiare la legislazione sulle armi? Sono un grande sostenitore del secondo emendamento, lo sono stato fin dall’inizio. Lo proteggerò sempre, ho l’obbligo di farlo, a sparare sono le persone non le armi”, ha detto il Potus.

Si tratta dell’ennesima sparatoria in una scuola negli Stati Uniti. Solo pochi giorni fa, martedì 15 aprile, se ne era registrata un’altra in un liceo in Texas.

sparatoria-universita-florida-phoenix-ikner Fonte foto: Getty/Ig:ikner2004
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