Burioni contro Heather Parisi sull'autismo dopo le parole di Kennedy: "Cara collega, i vaccini non c'entrano"
Heather Parisi ha condiviso le parole di R.F. Kennedy sulle fantomatiche cause ambientali dell'autismo, ma Burioni ha smentito entrambi
Heather Parisi ha condiviso alcune dichiarazioni antiscientifiche del segretario alla Sanità statunitense R.F. Kennedy, invocando nuovamente i vaccini come causa dell’autismo: il virologo Roberto Burioni ha risposto alla ex showgirl, smentendola via social.
- Le parole di R.F. Kennedy sull'autismo
- Il post di Heather Parisi e la risposta di Burioni
- Da dove viene l'associazione tra vaccini e autismo
Le parole di R.F. Kennedy sull’autismo
Il segretario alla Sanità statunitense R.F. Kennedy ha commentato un rapporto del Cdc, il centro per il controllo delle malattie, che ha sottolineato l’aumento dei casi di autismo nei bambini.
“I geni non causano epidemie. Possono generare vulnerabilità. È necessaria una tossina ambientale. È ora che tutti smettano di attribuirli a questa ideologia di negazionismo epidemico” ha detto Kennedy.
Fonte foto: ANSA
Come sottolineato anche dallo stesso rapporto della Cdc, l’aumento delle diagnosi di autismo è in realtà legato a una maggiore consapevolezza dei medici sul tema e a un allargamento della definizione stessa di spettro autistico rispetto al passato.
Nei decenni scorsi infatti, il termine “autismo” si associava solo ai casi più gravi, la cui incidenza non è aumentata sensibilmente. I disturbi dello spettro autistico meno gravi venivano individuati con altre terminologie oggi obsolete, come la sindrome di Asperger.
Il post di Heather Parisi e la risposta di Burioni
La ex showgirl Heather Parisi ha ripreso le parole di Kennedy: “È arrivato il tempo di chiedere perché e di pretendere risposte serie ed esaustive per i nostri figli” ha scritto, evidentemente insoddisfatta della spiegazione del Cdc.
Le ha risposto il professor Roberto Burioni, noto medico e divulgatore: “Cara Collega, le cause dell’autismo (un tempo notevolmente sottodiagnosticato) sono in gran parte genetiche” ha scritto in un post su X, ribadendo che l’aumento dei casi di autismo è dovuto solo a un aumento delle diagnosi.
“È però certo che i vaccini non c’entrano, tra i mille motivi perché si può diagnosticare prima della somministrazione degli stessi” ha concluso Burioni, facendo riferimento alla teoria del complotto che ha dato vita all’antivaccinismo moderno.
Da dove viene l’associazione tra vaccini e autismo
Nel 1997, un ricercatore britannico allora quarantenne, di nome Andrew Wakefield, registra un brevetto per un vaccino contro il morbillo che avrebbe dovuto fare concorrenza a quello più utilizzato, l’Mmr.
L’anno successivo Wakefield firma uno studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista medica Lancet, che afferma che, su un campione di 12 bambini perfettamente sani a cui era stato somministrato l’Mmr, due terzi avevano sviluppato l’autismo.
Wakefield associa la pubblicazione dello studio a una grande campagna mediatica che lo rese molto famoso in Inghilterra, durante la quale menziona il vaccino da lui inventato come la soluzione alle scoperte dello studio.
Un’inchiesta giornalistica scopre il conflitto di interessi di Wakefield e un’indagine successiva rivela che a nessuno dei 12 bambini dello studio era mai stato diagnosticato l’autismo. Il ricercatore è radiato dall’ordine dei medici, ma ormai era già il 2010 e le teorie del complotto su vaccini e autismo si erano diffuse in tutto il mondo.
