Andiamo insieme nel cuore della Sardegna alla scoperta della Voragine di Golgo (detta anche Su Sterru), leggendario inghiottitoio naturale fra i più profondi d’Europa.
Profonda 270 metri e con diametro che va da 25 a 40 metri, l’incredibile abisso si apre su un altopiano all’Ogliastra, terra d’incantevole bellezza del versante orientale dell’isola.
Qui avvenne una tragedia
Anche per via della lava nera che ricopre il Golgo, inizialmente si credeva che la voragine fosse la bocca di un vulcano; l’ipotesi venne poi smentita dagli speleologi che, dopo moltissimi tentativi d’esplorazione, solamente nel 1957 riuscirono a conquistare il fondo della gola.
Un sito non accessibile ai turisti, vista la sua pericolosità: svetta accanto alla voragine la croce d’acciaio posta dal papà di Antonio Carta, il ragazzo che il 31 luglio 1976 fu tragicamente inghiottito dalla cavità mentre cercava di fotografarne la profondità.
La tana del serpente famelico
Grazie alle immagini scattate dai biologi si è potuto scoprire flora e microfauna di Su Sterru: dal geotritone sardo al ragno Porrohomma ai crostacei di terra appartenenti al genere Trischoniscus.
La Voragine di Golgo è senza dubbio tanto affascinante quanto impressionante, non a caso fa da sfondo a storie e leggende: secondo una delle più antiche, sarebbe la tana di un temibile serpente a cui, per placare la sua ira, nel passato venivano offerte in sacrificio fanciulle.