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BUONO A SAPERSI 04 APRILE 2025

Truffa del doppio Spid: come funziona e come difendersi

Stefania Bernardini

Stefania Bernardini

Giornalista e videomaker

Giornalista professionista dal 2012, ho collaborato con le principali testate nazionali. Scrivo e realizzo servizi TV di cronaca, politica, economia e spettacolo. Ho esperienze nella redazione di testate giornalistiche online e televisive e lavoro anche nell’ambito del social network.

Bisogna sempre stare attenti alle frodi sia fisiche che digitali. Soprattutto tramite le nuove tecnologie, le truffe digitali sono sempre di più. Tra le più pericolose c’è quella del falso Spid che tra le vittime vede anche un pensionato a cui è stato creato un conto corrente a sua insaputa, uno Spid e l’accesso al suo cassetto fiscale per intercettare eventuali crediti d’imposta.

Come funziona la truffa del doppio Spid

La truffa del falso Spid sfrutta la possibilità, prevista dalla legge, di attivare più identità per accedere al Servizio pubblico di identità digitale, utilizzando le stesse credenziali anagrafiche ma numeri di telefono e indirizzi email differenti.

Il truffatore quindi crea un secondo Spid e, in questo modo, ottiene l’accesso ai dati sensibili dela vittima. Può entrare nel suo cassetto fiscale sul sito dell’Agenzia delle Entrate o gestire i conti bancari, per esempio delle Poste.

Una 40enne, per esempio, si è accorta di essere stata vittima della truffa dello Spid perché si è insospettita dal mancato accredito della tredicesima.

Facendo delle verifiche ha così scoperto che gli hacker avevano modificato le coordinate bancarie associate al suo profilo. Dopo aver contattato l’ufficio trattamento economico, ha scoperto che lo stipendio era stato trasferito su un conto aperto presso un istituto Bbva a Milano, creato a suo nome usando una falsa identità digitale.

Come difendersi dalle truffe e come segnalarle

Ultimamente si è parlato della truffa del curriculum che cerca di frodare coloro che sono in cerca di lavoro, quella dello Spid invece è ancora più insidiosa perché s’impossessa dell’identità digitale della vittima. Ma come difendersi?

L’Unione nazionale dei consumatori ha stilato una sorta di vademecum con diversi consigli:

  • attivare gli alert bancari per ricevere notifiche immediate di ogni movimento sul conto;
  • controllare regolarmente sul sito dell’Agenzia per l’Italia digitale quanti e quali Spid siano attivi a proprio nomee in caso di anomalie contattare immediatamente l’Agid;
  • non condividere mai i propri documenti di identità via email o Whatsapp, nemmeno con presunti servizi clienti bancari;
  • in caso di necessità, utilizzare solo i canali ufficiali dell’istituto;
  • attivare sempre, dove disponibile, l’autenticazione a due fattori, non solo per lo Spid ma per tutti i servizi sensibili;
  • conservare con cura le credenziali Spid e cambiarle periodicamente con password complesse e diverse per ogni servizio;
  • inoltre, è fondamentale mantenere aggiornato il software di sicurezza e verificare che i siti web su cui si inseriscono dati personali siano sicuri, riconoscibili dall’uso di “https://” e dal simbolo del lucchetto.

In caso si sospetti di essere vittime di frode, è fondamentale bloccare subito le carte, contattare la banca, fare denuncia alle autorità e rivolgersi alle associazioni dei consumatori. Per segnalare una truffa alla polizia postale si può sporgere denuncia sia in forma orale che scritta.

In ogni caso, è necessario fornire i dati anagrafici della vittima, gli estremi della carta d’identità e una descrizione dettagliata della tipologia di truffa fornendo tutte le informazioni disponibili, compreso il nome del sito sul quale è avvenuta la truffa o gli eventuali dati di contatto del truffatore.

Truffa del doppio Spid: come funziona e come difendersi
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