“È un momento bruttissimo, uno degli assassini di mia figlia è libero. Non ho avuto giustizia, mi aspettavo una sentenza del tutto diversa. Non mi spiego come possa uscire, mi aspettavo l’ergastolo per tutti gli imputati”. Questo il commento di Barbara Mariottini, madre di Desirée, al termine della lettura della sentenza. I giudici della terza Corte di Assise di Roma hanno condannato Gara e Salia all’ergastolo e Chima e Minthe rispettivamente a 27 e 24 anni di reclusione. Minthe però torna libero per la scadenza dei termini di custodia tutelare. Desirée Mariottini due anni e mezzo fa è stata trovata senza vita in uno stabile abbandonato in via dei Lucani nel quartiere di San Lorenzo a Roma.