Il 14 settembre 2023 è tornato l’appuntamento annuale con gli IgNobel, gli originali premi assegnati ogni 365 giorni dagli Annals of Improbable Research, ovvero gli Annali della ricerca improbabile, una rivista fondata da Marc Abrahams. La cerimonia è stata l’occasione per premiare le ricerche scientifiche che sono state in grado di “far ridere, e poi anche pensare”. Dieci sono le categorie e altrettanti i vincitori del simpatico riconoscimento che prevede la consegna di una banconota da 10mila miliardi di dollari, non americani ma dello Zimbabwe. Ma c’è di più, visto che la cerimonia si svolge online, il premio, istantaneo, non può che essere in un formato che ne permette l’immediata ricezione ovunque lo scienziato si trovi, un file Pdf.
Tutti i premi IgNobel del 2023: ecco i vincitori
Dalla chimica alla letteratura, ecco chi sono stati i geniali scienziati e con quale invenzione hanno vinto l’IgNobel nella loro categoria
Premio IgNobel 2023 per la Chimica e geologia
È stato assegnato a Jan Zalasiewicz, autore di uno studio che spiega perché a molti scienziati piace leccare le rocce. “Bagnare la superficie consente alle strutture fossili e minerali di risaltare nettamente, mentre la superficie asciutta comporta microriflessi e microrifrazioni che confondono”, ha spiegato lo scienziato.
Premio IgNobel 2023 per la Nutrizione
In questa categoria hanno vinto Homei Miyashita dell’Università Meiji e Hiromi Nakamura dell’Università di Tokyo. La loro ricerca ha scoperto un metodo innovativo per far risaltare il gusto del cibo: non aggiungendo i condimenti, ma usando bacchette e cannucce elettrificate.
Premio IgNobel 2023 per la Salute pubblica
Nell’ambito della sanità e dell’igiene, il riconoscimento è andato a un gruppo di ricercatori che ha creato una toilette intelligente, in grado di monitorare i segni di malattie dai rifiuti umani.
Premio IgNobel 2023 per la Medicina
È forse tra le più bizzarre ricerche lo studio che ha ricevuto l’IgNobel per la medicina: un team di scienziati ha analizzato alcuni cadaveri per verificare se il numero di peli contenuti in ciascuna narice fosse uguale oppure no.
Premio IgNobel 2023 per l’ingegneria meccanica
La banconota dello Zimbabwe per l’Ingegneria meccanica è andata a uno studio sulla rianimazione dei ragni morti, che pare possano essere utilizzati come strumenti di presa meccanica
Premio IgNobel 2023 per la Comunicazione
In questa categoria sono stati premiati alcuni ricercatori che hanno studiato il cervello di persone esperte nel parlare al contrario.
Premio IgNobel 2023 per la Letteratura
Questo riconoscimento è andato ad alcuni studiosi che hanno indagato “le sensazioni che le persone provano quando ripetono una singola parola molte, molte, molte, molte, molte, molte, molte volte”. Si tratta del fenomeno del jamais vu, l’opposto del deja vu, ovvero una fugace sensazione di novità o di non familiarità riguardo a qualcosa che abbiamo visto o sperimentato prima.
Premio IgNobel 2023 per l’Educazione
Molto interessante il premio per l’Educazione andato alla ricerca metodica sulla noia di insegnanti e studenti. In pratica lo scarso interesse e l’apatia di docenti e alunni avrebbe conseguenze negative sul sistema scolastico e sull’istruzione dei più giovani.
Premio IgNobel 2023 per la psicologia
Un team di psicologi è stato premiato per aver studiato quanti passanti si fermano a guardare in alto, in una strada in città, quando vedono degli estranei che guardano in alto.
Premio IgNobel 2023 per la fisica
Quest’ultima categoria ha assegnato il riconoscimento a una ricerca che ha misurato quanto il moto dell’acqua dell’oceano sia influenzato dall’attività sessuale delle acciughe.
Cosa sono i premi IgNobel e da chi sono assegnati
Il nome del riconoscimento è un gioco di parole tra Nobel e ignobel, ovvero ignobile. In Italia è noto come IgNobel. Già questa definizione dà un’idea del tipo di premiazione che, appunto, viene assegnata agli autori di ricerche “strane, divertenti, e perfino assurde”. Lo scopo è “premiare l’insolito, l’immaginifico, e stimolare l’interesse del pubblico generale alla scienza, alla medicina, e alla tecnologia”. Come detto, il premio è stato ideato dalla rivista scientifica-umoristica Annals of Improbable Research e la cerimonia si tiene nel Sanders Theatre dell’Università di Harvard. I vincitori sono selezionati in base ad articoli pubblicati anche su riviste scientifiche autorevoli. La prima edizione dei premi Ig Nobel si tenne nel 1991, da allora una sola persona ha ottenuto, nel corso della carriera, sia un Premio Nobel che un IgNobel: Andrej Gejm che nel 2000 vinse l’IgNobel per la dimostrazione della rana volante, derivante dalle ricerche sulla levitazione diamagnetica, e nel 2010 vinse il Nobel per le proprie ricerche sul grafene.