Perché un’idea geniale viene rappresentata con una lampadina accesa? Se conoscete Paperino e gli abitanti di Paperopoli, sapete sicuramente chi è Archimede Pitagorico, un inventore folle e un po’ pasticcione, che ha per aiutante un robottino con la testa a forma di lampadina: già a pochi anni dalla sua invenzione, infatti, il bulbo luminoso ideato da Thomas Alva Edison era diventato il simbolo delle brillanti idee! Perché un’idea geniale viene rappresentata con una lampadina accesa? Il brevetto della lampadina a incandescenza, in grado di generare luce grazie ad un filamento di carbonio inserito in un contenitore di vetro e reso rovente dall’elettricità, risale al 1879: il successo dell’invenzione ha fatto diventare Edison una vera e propria celebrità, tanto che spesso gli veniva chiesto di posare per delle fotografie con in mano il frutto della sua grande idea che stava cambiando la vita degli esseri umani. L’associazione definitiva tra il lampo di genio e la lampadina, però, si deve ad un altro fumetto, quello del gatto Felix, che all’inizio del XX secolo era il personaggio di fantasia più conosciuto del mondo: quando il simpatico micio nero pensava qualcosa, sopra la sua testa comparivano dei simboli, come lettere, numeri e altri disegnini. In una sua striscia, apparve un giorno anche la lampadina che, per i disegnatori, voleva indicare che Felix aveva avuto una nuova idea. Da allora, a tutti viene spontaneo rappresentare la genialità con le lampadine accese. Tornando ad Archimede Pitagorico: il suo robottino si chiama Edi, che non a caso è diminutivo di Edison! Oggi hai imparato perché un’idea geniale viene rappresentata con una lampadina accesa!