Il colore principale dei vegetali, soprattutto nella sua traduzione inglese “green”, è diventato sinonimo di ecologia e rispetto dell’ambiente. Ma perché le foglie sono verdi? Responsabile di questa colorazione è la clorofilla, un pigmento prodotto dalle cellule di quasi tutte le parti di una pianta e contenuto in speciali granuli chiamati “cloroplasti”: in base alla sua quantità, più o meno elevata a seconda della stagione, fusti e fogliame assumono sfumature dal verde pallido, al verde scuro. Questa molecola, però, si attiva solo in presenza della luce solare, innescando la “fotosintesi clorofilliana”, il ciclo che permette alle piante di assorbire anidride carbonica e restituire ossigeno attraverso le foglie, rendendo possibile la vita sul nostro pianeta. Non essendo l’unico “colorante” presente nelle cellule vegetali, quando non ne viene prodotta abbastanza, la clorofilla cede il posto a caroteni arancioni e xantofille gialle, pigmenti ausiliari che catturano altre radiazioni luminose, normalmente “mascherati” dal verde clorofilliano, ma che in sua assenza riescono a prevalere: è per questo che in autunno, quando le temperature e le ore di luce diminuiscono, le chiome degli alberi, ad eccezione dei sempreverdi, assumono sfumature gialle, rosse, o marroni e poi si spogliano completamente delle foglie per trattenere all’interno le sostanze nutritive e mantenere in vita le parti legnose durante i mesi freddi. Oggi hai imparato perché le foglie sono verdi!