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CURIOSITÀ 12 GIUGNO 2025

Profezia dall’Oriente: in arrivo un virus peggiore del Covid

Christian Casale

Christian Casale

Giornalista e videomaker

Conduttore e giornalista con lunga esperienza in radio e televisione in ambito nazionale. Per professione e passione mi occupo di videomaking, con una particolare propensione alla post produzione. Amo la divulgazione e lo sport.

Tutti conosciamo il nome di Baba Vanga, la mistica e veggente bulgara scomparsa nel 1996, diventata famosa nel mondo per le sue profezie, molte delle quali sono ancora oggi oggetto di dibattito e mistero. Anche dopo la sua morte, le sue criptiche visioni hanno continuato (e ancora oggi continuano) ad atterrire migliaia di persone, che leggono in quelle parole qualcosa di devastante in ottica futura.

Tra profezie e timori globali, emergono nuove visioni che parlano di un virus peggiore del Covid. La profezia arriva questa volta dall’Oriente, spinta da una figura simile a quella a noi più nota sopra citata.

Dai monti del Giappone arriva la visione una nuova minaccia

A distanza di pochi anni dalla pandemia che ha segnato l’inizio del XXI secolo, le profezie sulle future minacce sanitarie tornano a far discutere. Se la figura di Baba Vaga è quella a noi più famigliare, anche per vicinanza geografica, questa volta il presunto allarme arriva da Oriente. A sollevare scalpore sono le parole di una mistica giapponese, pressoché sconosciuta al grande pubblico occidentale, che avrebbe previsto l’arrivo di un nuovo virus “più devastante del Covid” entro pochi anni.

Le sue visioni, tramandate oralmente da seguaci e poi trascritte, parlerebbero di un agente infettivo non ancora conosciuto dalla scienza, proveniente da una zona tropicale remota e capace di diffondersi con estrema velocità.

Il clima generale in cui questa previsione emerge è tutt’altro che sereno, a partire dalle emergenze geopolitiche, umanitarie e anche climatiche che l’umanità sta affrontando, spesso senza successo. In questo contesto, le profezie, vere o presunte che siano, trovano terreno fertile, alimentando il dibattito pubblico e, talvolta, la paura.

Chi è Ryo Tatsuki, la Baba Vaga giapponese

Kyo Tatsuki, paragonata a Baba Vanga per la sua presunta sensibilità soprannaturale, è una fumettista e illustratrice che ha guadagnato fama internazionale grazie alle sue visioni divulgate attraverso il manga The Future I Saw, pubblicato nel 1999 e aggiornato nel 2021.

Le sue profezie, raffigurate con stile tipicamente fumettistico, sono state spesso interpretate come straordinariamente precise.

Le sue opere contengono immagini e descrizioni di eventi tragici, come lo tsunami del 2011 in Giappone, le morti di celebrità (come Freddie Mercury o Lady Diana), e addirittura la pandemia da Covid.

Nel suo aggiornamento del 2021, ha avvertito di una catastrofe sottomarina tra Giappone e Filippine nel luglio del 2025, potenzialmente generatrice di uno tsunami tre volte più devastante di quello del 2011.

A seguito di queste previsioni, le prenotazioni di voli e viaggi in Giappone da paesi asiatici come Sud Corea, Taiwan e Hong Kong sono crollate fino all’80%. Nonostante l’allarme sia stato minimizzato dal governo giapponese, la popolarità del suo manga ha influenzato le scelte dei turisti, evidenziando quanto le profezie possano condizionare comportamenti reali.

Tra suggestione e realtà: cosa ci insegna la scienza

Le previsioni non devono né possono essere scambiate per diagnosi. Gli esperti invitano a non cedere al panico. Virologi di mezzo mondo affermano che non esistono prove scientifiche o documenti credibili che colleghino le dichiarazioni della mistica giapponese a una reale minaccia imminente. Tuttavia, il rischio di nuove epidemie non è da escludere.

Secondo recenti studi, guerre, cambiamento climatico e deforestazione stanno aumentando le probabilità che virus presenti in natura facciano il salto di specie e arrivino a colpire l’uomo. I cosiddetti superbatteri sono agenti patogeni sempre più resistenti agli antibiotici, la cui diffusione è facilitata dalle condizioni sanitarie precarie nei territori colpiti da conflitti. In tal senso, uno studio dello Spallanzani di Roma ha dimostrato che la guerra in Ucraina ha favorito la crescita e la diffusione di ceppi batterici altamente resistenti agli antibiotici.

Anche se la profezia orientale può apparire come una leggenda mistica, i dati oggettivi invitano a non abbassare la guardia. L’impreparazione, più delle visioni, è ciò che ha messo in ginocchio il mondo nel 2020 con l’arrivo e la diffusione a livello globale del Covid.

Profezia dall’Oriente: in arrivo un virus peggiore del Covid
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