“Seconda stella a destra, questo è il cammino. E poi dritto fino al mattino”, queste le istruzioni per raggiungere “l’Isola che non c’è”, almeno secondo Edoardo Bennato e il suo iconico brano del 1980.
Strano ma vero, l’Isola che non c’è sembrerebbe “esistere” davvero e avrebbe addirittura un nome, “Null Island”, la cui traduzione letterale è “Isola nulla”, ma anche e soprattutto una posizione geografica ben precisa.
Null Island, l’Isola che non c’è esiste davvero
A rendere Null Island il non luogo per eccellenza sulla faccia della terra è il fatto che pur “non esistendo” fisicamente alcuna isola con questo nome, sembrerebbe essere un luogo ricco di attività umane, ma per spiegare come sia possibile è necessario fare un passo indietro.
Ciò che Null Island rappresenta, almeno dal punto di vista geografico, non è altro che la posizione di coordinate (0,0), ovvero il grado zero della latitudine e della longitudine.
In altre parole si tratta del punto esatto in cui l’equatore incrocia il il meridiano di Greenwich, situato al largo della costa occidentale dell’Africa, nel golfo di Guinea, in un area dove non sono presenti terre emerse.
Da sempre il punto (0,0) viene utilizzato usato come geolocalizzazione di tutti quei dati errati o parzialmente compilati. D’altra parte il termine “null” viene spesso usato per indicare l’assenza di dati negli archivi digitali, nonché nelle tabelle di Excel.
In parole povere Null Island “esiste” solo quando la tecnologia commette degli errori o quando qualcuno utilizza intenzionalmente le coordinate geografiche (0,0), per motivazioni che possono essere non sempre lecite. Gli hacker – recentemente tornati alla ribalta delle cronache in Italia, in seguito all’attacco ad un ospedale milanese – sono infatti tra i principali “fruitori” dell’isola.
Il nome Null Island è stato coniato da u noto esperto informatico, Steve Pellegrin, data analyst di Tableau, una nota azienda che si occupa della produzione di software per la visualizzazione, aggregazione e l’analisi di dati di ogni genere, il cui scopo dichiarato è letteralmente “descrivere le figuracce fatte con i dati”.
Anche il Covid-19 ha contribuito ad aumentare la popolarità di Null Island, dato che, incredibilmente, diversi casi di infezione sarebbero stati registrati nell’area. Ovviamente, si tratta anche in questo caso di errori.