Le monete fanno parte della vita di tutti. Comode per piccoli pagamenti o fastidiose per peso e scomodità, ne abbiamo tutti almeno qualcuna in tasca. Magari ci limitiamo a quelle da 1 o 2 euro, preferite alle sempre più vessate monete da pochi centesimi, ma nella vita quotidiana possono rivelarsi utilissime.
Quando si parla di falsi pensiamo subito alle banconote e lo si fa a ragion veduta. Eppure, non tutti sanno che anche le monete possono essere falsificate. Scopriamo come evitare di usarle.
Come riconoscere le monete false
Non sempre prestiamo grande attenzione alle monete false, spesso perché non pensiamo possano esistere. In un’era dove i pagamenti digitali stanno prendendo il sopravvento anche per il saldo di piccoli importi, le monete stanno rapidamente diventando obsolete e per questa ragione tendiamo a “trascurarle”. Basti pensare a quelle da 1 e 2 centesimi di euro, comunemente note come “ramini”, andate fuori produzione in Italia a partire dal 1° gennaio 2018. La decisione si è resa necessaria a causa dei costi elevati legati alla loro produzione e gestione.
La contraffazione di banconote è un tema universalmente noto. Le stime sul volume d’affari legato a questa attività illecita in Italia variano e sono influenzate da diversi fattori, tra cui l’evoluzione delle tecniche di falsificazione e l’efficacia delle misure di contrasto.
In molti ignorano che anche le monete possono essere false, anche se la falsificazione avviene in misura minore rispetto alle banconote. Alcune caratteristiche possono aiutarci a smascherare una moneta contraffatta. Le monete false, infatti, spesso non hanno il giusto peso o la giusta composizione metallica. Le monete autentiche sono realizzate con metalli specifici e hanno un certo spessore, mentre quelle false possono essere fatte con materiali più economici e leggeri. Le monete originali sono inoltre dotate di dettagli e rifiniture molto precise, che rendono difficile la contraffazione. Per questa ragione i falsari non riescono a raggiungere la stessa qualità e un occhio attento può accorgersi di qualcosa che non va.
A ciò aggiungiamo che alcune monete vengono create tramite stampi rudimentali, mentre altre sono fatte con tecniche più sofisticate, simili a quelle utilizzate per le banconote. Nonostante ciò, le monete falsificate tendono a presentare errori evidenti nel design, nei bordi o nelle iscrizioni.
In sintesi esistono falsi e falsi, come per le banconote. Alcuni sono ben fatti, altri molto meno. In percentuale, è molto più comune trovare falsi mal riusciti in una moneta che in una banconota.
Quali sono le monete più falsificate in Europa
Le monete più comunemente falsificate sono quelle di valore basso, come i centesimi. Le monete da 1, 2 e 5 centesimi sono più vulnerabili, principalmente perché il loro valore esiguo le porta a essere particolarmente diffuse.
Tuttavia, anche le monete da 1 euro o 2 euro non sono immuni dalla contraffazione, sebbene siano più difficili da replicare -come abbiamo visto in precedenza- a causa della loro complessità e dei dispositivi di sicurezza. Le autorità europee e le banche centrali continuano a monitorare e a prevenire la diffusione di monete false, e molti paesi hanno introdotto sistemi di sicurezza per facilitarne l’individuazione.
Alcune caratteristiche produttive complicano alquanto la vita ai falsari. Le monete sono progettate in modo che possiedano bordo e rilievi particolari che possano essere sentiti al tatto. Questo include l’uso di bordi con iscrizioni o scanalature. Alcune monete sono dotate di un bordo dentellato o scanalato, molto complesso da replicare. Allo stesso modo, alcune monete presentano microtesto, che è visibile solo con un ingrandimento. Si tratta di scritte o numeri microscopici che sono difficili da riprodurre. Inoltre le monete da 1 e 2 euro sono spesso contrassegnate da un numero di identificazione specifico, che rappresenta il paese emittente, nonché un simbolo che rappresenta la nazione di difficile replicazione.