Il Lago di Como, famoso per la sua bellezza naturale, è anche il luogo di una misteriosa leggenda che narra dell’esistenza del lariosauro, un presunto mostro lacustre. Simile al celebre Nessie del Loch Ness, il lariosauro ha affascinato residenti e visitatori per decenni con storie di avvistamenti e racconti popolari.
La leggenda del lariosauro del Lago di Como: come è nata
La leggenda del lariosauro risale a tempi remoti e ha attraversato generazioni, alimentata da racconti di avvistamenti e storie tramandate oralmente. L’origine della leggenda può essere rintracciata nei ritrovamenti paleontologici avvenuti nella zona di Perledo, vicino a Varenna, dove sono stati scoperti fossili di un antico rettile marino vissuto nel Triassico medio, circa 245-230 milioni di anni fa. Il lariosauro, così chiamato dal nome latino del Lago di Como (Larius), era un rettile lungo circa un metro, dotato di zampe trasformate in pinne per nuotare e una testa allungata simile a quella di un coccodrillo.
La scoperta di questi fossili ha dato origine a una serie di racconti popolari che narrano di avvistamenti di una creatura simile nel lago. Uno degli avvistamenti più noti risale al 1946, quando due cacciatori affermarono di aver visto una creatura crestata di colore rosso-bruno lungo le rive del lago, scatenando una sparatoria per la paura. Negli anni successivi, furono riportati altri avvistamenti, tra cui c’è quello del 1954, quando alcuni pescatori videro un animale strano vicino ad Argegno.
Nonostante la mancanza di prove scientifiche concrete a sostegno dell’esistenza di un mostro contemporaneo nel Lago di Como, la leggenda del lariosauro continua ad affascinare e incuriosire. È diventata parte integrante del patrimonio culturale locale, celebrata in racconti, canzoni e persino fumetti.
Il lariosauro come Nessie di Loch Ness: la somiglianza dei “mostri”
La leggenda del lariosauro trova un parallelo evidente con quella di Nessie, il mostro di Loch Ness in Scozia. Entrambe le storie parlano di creature misteriose avvistate nei rispettivi laghi, alimentando l’immaginazione popolare e attirando l’attenzione di curiosi e studiosi.
Nessie, noto anche come il mostro di Loch Ness, è descritto come un grande animale acquatico con un lungo collo, spesso paragonato a un plesiosauro, un rettile marino estinto. Allo stesso modo, il lariosauro del Lago di Como è descritto come una creatura rettiliana, simile a un coccodrillo, con caratteristiche che ricordano i notosauri, rettili marini del Triassico.
Ci sono stati numerosi avvistamenti nel corso degli anni, ma nessuna prova definitiva è mai stata trovata per confermare l’esistenza di tali creature. Tuttavia, le somiglianze tra le due storie non si fermano solo alle descrizioni fisiche dei mostri. Entrambi i racconti hanno suscitato un forte interesse turistico, e il Lago di Como e il Loch Ness sono diventati mete per appassionati di misteri e storie fantastiche.
La leggenda del lariosauro è stata certamente rafforzata anche dalla presenza di fossili autentici nella zona di Como, mentre per Nessie, le prove si basano principalmente su fotografie e testimonianze visive, spesso contestate per la loro autenticità. Nonostante le differenze nelle prove, le due leggende condividono una similarità di fondo: entrambe sono radicate nel desiderio umano di scoprire l’ignoto e di credere nel fantastico. E il lariosauro, pur non avendo lo stesso livello di fama globale di Nessie, resta un simbolo importante per il Lago di Como.