Le truffe telefoniche sono una piaga che, al pari delle truffe informatiche, mietono numerosissime vittime. Lo scopo dei malviventi è sempre lo stesso, mettere le mani sui soldi o sui dati personali di qualche malcapitato. Spesso a farne le spese sono gli anziani e i più fragili, che tendono a fidarsi maggiormente delle persone, soprattutto di fronte a una conversazione verosimile in grado di smuovere la sensibilità.
Un’arma in più contro le truffe che corrono lungo il filo telefonico arriva da Nonna Daisy, una sorta di super-eroina digitale, in grado di filtrare le chiamate moleste e evitare guai alle potenziali vittime. Scopriamo come funziona questa tecnologia, che promette di salvare gli utenti dai tentativi di truffa.
Cos’è e come funziona la nonnina Daisy, fatta con l’AI
Negli ultimi tempi abbiamo tutti imparato a famigliarizzare con le sconfinate possibilità delle AI. C’è chi usa l’intelligenza artificiale per puro svago, chi invece lo vede come un aiuto al proprio lavoro. Come tutte le innovazioni, se usate correttamente, possono rappresentare un aiuto decisivo per molte persone.
Proprio con questo obiettivo nasce Daisy, un’intelligenza artificiale avanzata in grado di rispondere in tempo reale alle chiamate dei truffatori. Se le truffe con intelligenza artificiale sono già nate e vanno tenute in seria considerazione, nulla vieta alla stessa intelligenza artificiale di prevenirne altre. Con il suo comportamento simile a quello umano, Daisy è in grado di tenere occupati i criminali, impedendo loro di raggiungere veri clienti. È stata addestrata con tecnologie all’avanguardia ed è così realistica che i truffatori pensano di aver trovato un obiettivo perfetto, mentre in realtà è lei che si sta prendendo gioco di loro.
Daisy viene chiamata “nonnina” proprio perché replica la voce di una donna anziana, il tutto per renderla ancora più verosimile alle orecchie dei truffatori. È stata sviluppata utilizzando una combinazione di modelli di intelligenza artificiale che lavorano insieme per trascrivere e rispondere alle chiamate fraudolente in tempo reale. La voce generata dall’IA è così realistica che è riuscita a trattenere i truffatori al telefono per oltre 40 minuti.
La campagna anti-truffa “Swerve the Scammers”
L’iniziativa che ha portato allo sviluppo di Daisy nasce della campagna Swerve the Scammers (che tradotto significa “evita i truffatori”) e risponde alle crescenti preoccupazioni dei britannici in tema truffe telefoniche. Secondo un sondaggio, il 67% delle persone intervistate teme di essere vittima di frodi, mentre il 22% subisce tentativi di truffa ogni settimana. Una percentuale elevata che, a grandi linee, viene ricalcata da qualsiasi altro Paese, Italia inclusa.
Amy Hart, influencer e vittima di una truffa, si è unita a Daisy per sensibilizzare l’opinione pubblica. Dopo essere stata derubata di oltre 5.000 sterline in pochi minuti, Amy ha collaborato alla realizzazione di un video che svela le strategie dei truffatori, incoraggiando le persone a rimanere vigili.
In attesa che questa innovazione tecnologica possa arrivare anche in Italia e proteggere anche i nostri anziani, già oggi Daisy è una speranza concreta per un futuro dove i truffatori dovranno fare i conti con tecnologie progettate per rendere le loro attività sempre più inefficaci. Se fino ad oggi i malviventi si sono serviti della tecnologia, ad esempio, per clonare la voce con l’AI, ora potrebbero trovarsi di fronte allo stesso stratagemma, messo in atto da chi intende mettere fine alle truffe.