Si chiamano decimi di vista e sono fra i requisiti visivi per ottenere e rinnovare la patente. Ma quando è prevista la guida con lenti e quando no? Non si tratta solo di riuscire a vedere gli oggetti da vicino e da lontano, ma ci sono altri fattori in ballo.
- Visione crepuscolare: capacità di vedere in condizioni di luce scarsa.
- Campo visivo: l’area che riesce a rilevare l’occhio quando guarda un punto fisso.
- Sensibilità al contrasto: capacità di riconoscere le diverse tonalità di un colore.
Tutti questi parametri concorrono al rilascio (o meno) della patente. E, nel caso in cui ci fossero delle condizioni particolari da rispettare quando si è alla guida, si deve fare attenzione a cosa viene riportato sulla propria licenza di circolazione e agli obblighi previsti, pena multe salate.
Quanti decimi servono per guidare: tutti i requisiti visivi
I requisiti visivi per il rilascio o il rinnovo della patente, e l’eventuale permesso di guida con lenti, seguono determinate regole. Intanto è bene fare una distinzione fra vista monoculare e binoculare e sapere che sono richiesti almeno otto decimi nel primo caso e sette nel secondo (e non meno di due decimi nell’occhio in condizioni peggiori).
In tutti casi il campo visivo deve esser di almeno 120 gradi, sul piano orizzontale, e senza difetti, in sede centrale. La visita oculistica si può fare in una scuola guida, in un’agenzia di pratiche auto o all’ACI, Automobile Club d’Italia. Il daltonismo, e quindi l’incapacità di riconoscere determinati colori, non è più un parametro che incide sul rilascio della patente.
Per quanto riguarda la sensibilità al contrasto, che incide sul grado di riconoscimento dei cartelli stradali, si deve rispettare il requisito minimo del 6%. Per il tempo di recupero dopo essere abbagliati sono necessari due decimi in un tempo inferiore al minuto per l’occhio con il risultato migliore.
In merito alla visione crepuscolare si deve ottenere almeno un decimo. Tutti questi requisiti riguardano il rilascio della patente B e possono cambiare leggermente se si richiede un’altra tipologia di patente.
Quando è obbligatorio portare gli occhiali alla guida
Quando non si riescono a rispettare tutti i requisiti visivi sopracitati, il medico può predisporre l’obbligo della guida con lenti. Se non si raggiunge il minimo sindacale nemmeno in questo modo, è necessaria una visita della Commissione medica dell’Asl locale. Infine, se l’esito è negativo, la Motorizzazione può sospendere o revocare la patente. In ogni caso si ha il diritto di presentare ricorso al Tar entro 30 giorni dalla decisione delle autorità competenti.
Dove si legge l’obbligo delle lenti sulla patente: i codici
A disciplinare la materia riguardo alla guida con lenti o meno è l’articolo 173 del Codice della strada. Questo recita che “il titolare di patente di guida al quale, in sede di rilascio o rinnovo della patente stessa, sia stato prescritto di integrare le proprie deficienze organiche e minorazioni anatomiche o funzionali per mezzo di lenti o di determinati apparecchi, ha l’obbligo di usarli durante la guida”. L’obbligo è indicato sulla patente con il codice 01, che va integrato a seconda delle necessità specifiche. Ecco la tabella.
- 01.01: occhiali da vista.
- 01.02: lenti a contatto.
- 01.03: lenti protettive.
- 01.04: lenti opache.
- 01.05: occlusore oculare.
- 01.06: occhiali o lenti a contatto.
Cosa succede se si viene fermati e si è senza occhiali
Se nella propria patente di guida è presente uno di questi codici, si è obbligati a rispettare la prescrizione prevista. Nel caso in cui, infatti, si venisse fermati dalle forze dell’ordine per un controllo e si venisse trovati manchevoli in qualcosa, sono previste delle sanzioni non di poco conto. Per non parlare del fatto che il mancato rispetto di determinate regole, che esistono per garantire una circolazione sicura, metterebbero a repentaglio la propria salute e quella degli altri.
A quanto ammonta la multa e quanti punti si rischiano
In merito alla guida con lenti, il terzo comma del sopracitato articolo 173 del Codice della strada mette in chiaro che “chiunque viola le disposizioni di cui al comma 1 è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 83 a 333 euro”. Ma non è finita qui: è prevista anche la decurtazione di cinque punti sulla patente.
In base alle condizioni in cui viene trovato il guidatore, i vigili urbani e qualunque altra autorità preposta possono vietare di mettersi nuovamente al volante oppure possono obbligare a continuare il viaggio con altri mezzi.