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CURIOSITÀ 04 APRILE 2025

L’occhio della balena nell’incontro ravvicinato con la sub

Marta Ruggiero

Marta Ruggiero

Giornalista pubblicista e videomaker

Giornalista, videomaker, copywriter e content creator. Mi occupo di attualità, economia, politica, intrattenimento, costume e società. In passato ho lavorato in ambito televisivo. Osservo e racconto storie: penna e videocamera sono le mie fedeli compagne di viaggio.

Sono immagini mozzafiato, che vanno al dirà della passione per la fotografia. Quella di Rachel Moore è una missione ambientalista. La sub che ha avuto un incontro ravvicinato con l’occhio di una balena vuole fare qualcosa di concreto per proteggere chi abita le profondità marine. Non si tratta di semplici testimonianze del mondo sommerso, ma di occasioni per rinnovare un dialogo importante sulla conservazione della biodiversità.

Moore, con un impegno concreto a fianco di specie che rischiano l’estinzione, chiede a tutti di non girarsi dall’altra parte e di riconoscere che c’è una responsabilità collettiva rispetto al futuro della Terra. Incentiva a vivere seguendo uno stile di vita sostenibile, a supportare le aree marine protette e a salvaguardare l’equilibrio degli oceani. Sono immagini, quelle della subacquea, che mostrano quanto sia fragile e bello – allo stesso tempo – l’oceano. Una precarietà che va salvaguardata senza perdere altro tempo. Perché quello che si fa oggi rimane alle generazioni future.

Rachel Moore nuota insieme alla megattera Scratch

La passione per il mare Rachel Moore, la sub che ha visto l’occhio di una balena da vicino, ce l’ha nel dna. Nata e cresciuta in riva al mare, ha capito di volere immergersi nelle profondità marine a soli sette anni. A 15, allora, dopo avere risparmiato del denaro tramite un lavoretto, ha preso il suo primo brevetto: l’Open-Water della Padi. Si tratta di un corso che permette di immergersi a una profondità massima di 18 metri. Un primo passo per Moore, che voleva scendere molto di più. Lo step successivo, infatti, è stato quello di conseguire i brevetti successivi e diventare Divemaster.

La fotografa ha anche studiato biologia marina e il suo impegno l’ha portata a essere la più giovane Blue Card Diver certificata dal National Park Service. Lì, ha contribuito con le sue competenze al programma di ricerca del Channel Islands National Park e ha partecipato a una trasmissione televisiva che le ha aperto anche la strada della moda. Moore, infatti, non è solo preparata e sensibile: è anche molto bella.

La passione per la natura e il mare in particolare l’ha spinta a viaggiare e a sfruttare la fotografia per sensibilizzare l’opinione pubblica su tematiche di grande rilevanza. La sua bravura con la macchina fotografica le ha fatto vincere numerosi premi e le ha permesso di diventare ambasciatrice per Sony, GoPro, PADI e Only One. Tutte aziende leader nel proprio settore e attente alla salvaguardia dell’ambiente.

La triste storia dietro l’occhio della balena Sweet Girl

Ma cosa c’è dietro la storia dell’incontro ravvicinato fra la sub e l’occhio della balena? Rachel Moore ha tante storie da raccontare e una delle più suggestive riguarda un esemplare di giovane femmina di megattera. La fotografa è riuscita a scattare un bellissimo primo piano del suo occhio, mentre nuotava con i delfini nella Polinesia francese. Si trattava di una balena che la popolazione locale ha soprannominato Sweet Girl.

“Il modo in cui mi ha guardato ha lasciato un segno indelebile nella mia memoria. È stato uno dei momenti più potenti e profondi della mia vita”, ha raccontato Rachel Moore. Al di là dell’immagine straordinaria, sia dal punto di vista tecnico che ambientale, c’è una storia di connessione uomo-animale che ha dell’incredibile.

Purtroppo, però, questa storia non ha potuto avere il suo lieto fine. Giorni dopo l’incontro, Sweet Girl è morta investita da una nave. Si è trattato di un avvenimento che ha scosso gli abitanti dell’isola di Mo’orea, dove è stata scattata la foto. Sono persone che nutrono un grande rispetto per gli animali e che hanno riconosciuto alla balena lo status di persona. La morte di Sweet Girl ha spinto a chiedere maggiore protezione e quasi 50.000 persone hanno firmato una petizione per ridurre la velocità delle navi in quell’area.

Nuotare con questi esseri maestosi è un privilegio e rispettare il loro spazio è fondamentale: non c’è bisogno di rincorrerli o forzare le interazioni. In rare occasioni, le balene possono scegliere di interagire alle loro condizioni”, ha dichiarato Rachel Moore.

L’occhio della balena nell’incontro ravvicinato con la sub
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