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CURIOSITÀ 25 GIUGNO 2024

Sulla Terra rocce dal lato nascosto della Luna: la Cina ha un piano

Per la prima volta al mondo una sonda è rientrata sulla Terra portando con sé dei campioni di roccia dal lato nascosto della Luna. Il merito è tutto della missione cinese Chang’e-6, il cui successo sottolinea la crescente influenza tecnologica di Pechino nelle missioni aerospaziali.

Cosa sappiamo delle rocce riportate sulla Terra dalla Cina

Questa missione, partita il 3 maggio 2024 e terminata il 25 giugno con l’atterraggio nel Siziwang, nella Mongolia interna, è la prima al mondo a riuscire nell’impresa. Le rocce, circa due chilogrammi in totale, sono state prelevate nel cratere Apollo, all’interno del bacino Polo Sud-Aitker, utilizzando un braccio robotico e una trivella che ha perforato il suolo fino a una profondità di due metri. Prima di riportare a terra il materiale la sonda ha scattato alcune foto della superficie e ha piantato una bandiera cinese fatta di basalto nel terreno grigio.

Gli scienziati sperano che lo studio di queste rocce possa offrire nuove informazioni sulla formazione e l’evoluzione della Luna, fornendo indizi preziosi su come si sono formati i corpi celesti nel nostro sistema solare.

Il piano cinese per scoprire il lato nascosto della Luna

Nella corsa alla Luna, specialmente nell’esplorazione del suo lato oscuro, la Cina ha ambiziosi progetti. Dopo il successo della missione Chang’e-4 nel 2018, che ha visto l’allunaggio di un rover in questa regione poco esplorata, la missione Chang’e-6 rappresenta un ulteriore passo avanti. Questo programma spaziale prevede ulteriori missioni: Chang’e-7 e Chang’e-8, calendarizzate rispettivamente per il 2026 e il 2028.

La Chang’e-8, in particolare, dovrà sperimentare le tecnologie necessarie per il raggiungimento dell’obiettivo finale: realizzare un avamposto al polo sud Luna intorno al 2030. Anno in cui Pechino vorrebbe tentare la prima missione con un equipaggio.

Quest’area della Luna infatti gode di relativa stabilità, ma soprattutto vanta la presenza di acqua. Elemento essenziale per la vita.

Cosa si trova sulla faccia nascosta della Luna

La faccia nascosta della Luna, che l’uomo ha visto per la prima volta nel ‘59 grazie alla cosmonave sovietica Luna3, è un’area di grande interesse per gli scienziati. Questa regione, che non è mai visibile dalla Terra a causa della rotazione sincrona della Luna, presenta una morfologia molto più accidentata rispetto alla faccia visibile dalla Terra. Il terreno è ricco di crateri e i mari lunari non solo sono molto meno numerosi, ma sono anche più piccoli. Tra quelli individuati sino a oggi ci sono Mare Moscoviense, il Mare Ingenii, le parti nascoste del Mare Orientale e del Mare Australe.

Le rocce e il suolo di quest’area nascosta del satellite possono offrire informazioni cruciali sugli impatti meteoritici che hanno modellato la Luna e altri corpi celesti.

A noi la Luna mostra sempre la stessa faccia, ma il suo lato nascosto è quello che sta attirando sempre più l’attenzione degli scienziati. Secondo i ricercatori, infatti, si tratta di un luogo ideale per future basi umane, grazie alla sua relativa stabilità e alla presenza di risorse come l’acqua. Gli studi condotti su questo lato della Luna potrebbero aprire nuove frontiere per l’esplorazione spaziale e la comprensione del nostro satellite naturale.

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