Il vulcano Popocatepetl compie gli anni e, nonostante la grande attività delle ultime settimane che preoccupa e non poco gli abitanti di tutto il Messico, la maestosa montagna fumante viene celebrata come si deve per un compleanno. A organizzare la festa, come ogni anno, sono gli abitanti di Santiago Xallitzintla, la città più vicina a “Popo”, che a suon di canti, danze e offerte cercano di tenersi buono il vulcano la cui attività potrebbe rivelarsi disastrosa.
Danze e canti per Popocatepetl
Da ormai decine di anni l’appuntamento degli abitanti di Santiago Xallitzintla è fissato chiaro nel calendario, con l’obiettivo di fare a Popocatepetl i migliori degli auguri. “Don Goyo”, come viene affettuosamente chiamato il vulcano dai popoli della zona, infatti compie gli anni e per ogni compleanno i riti sono sempre gli stessi.
Con canti, danze e offerte, infatti, i messicani celebrano il maestoso vulcano come tradizione insegna. Usanze che sono risalenti a decenni fa, che hanno origine da una leggenda secondo la quale un uomo si sarebbe presentato alle porte delle case chiedendo cibo e acqua, sostenendo di essere il vulcano stesso.
Insomma, un gesto che poi si è ripetuto nel tempo per rendere grazie al vulcano che sovrasta il paesaggio e che, con la sua attività, potrebbe mettere a rischio tutti quanti.
Allerta per l’attività di Popocatepetl
Nelle ultime settimane, infatti, gli sguardi degli abitanti sono tutti rivolti verso la cima del Popocatepetl, perché da giorni il fumo minaccia la zona. Sono settimane di tensione e paura, perché dal cratere arrivano sempre più vicini ceneri e vapore acqueo, ma il pericolo resta in una fase intermedia.
Anche Città del Messico, distante da Popo oltre 72 chilometri, comincia a prendere le dovute precauzioni, con il vulcano più pericoloso dell’America Latina, nonché tra i più monitorati al mondo, che con la sua cenere vulcanica ha portato a diramare l’allerta gialla.
Dal 1354 a oggi si sono registrate 18 eruzioni. Il vulcano ha ripreso la propria attività eruttiva nel 1994 e l’ultima più violenta si è registrata a dicembre 2000. Ma è da maggio 2023 che il Popocatepetl ha intensificato la propria attività, seppur moderata, facendo registrare un notevole incremento nell’emissione di ceneri e gas nell’atmosfera. Da novembre, inoltre, si sono susseguite diverse allerte gialle per le sempre più frequenti e significative eruzioni di cenere e vapore acqueo.
Che tipo di vulcano è e perché si chiama così
Il Popocatepetl, la cui età stimata è di 730 mila anni, è uno stratovulcano, ovvero un vulcano a forma di cono composto da diversi strati di lava solidificata. Ha un cratere di 900 metri di diametro e 150 metri di profondità. L’area dell’edificio vulcanico è di 500 chilometri quadrati.
Collegato al suo gemello Iztacchihuatl, viene separato da questo soltanto da una catena montuosa lunga 16 chilometri. Popocatepetl significa “montagna che fuma” e con i suoi 5.452 metri è il secondo picco del Messico.
Si tratta di un vulcano la cui attività alla sommità è sporadicamente rilevante, ma resta pericolosissimo a causa della sua natura esplosiva che potrebbe causare ingenti danni con una eruzione violenta e inaspettata. Motivo per il quale da anni è sotto attenta osservazione, per poter prevenire ogni tipo di disastro.