“Dahmer” è la serie tv targata Netflix basata sulla vera storia di Jeffrey Dahmer, uno dei più noti assassini seriali degli Stati Uniti. Lungo i 10 episodi della mini serie, vengono raccontate le drammatiche uccisioni di 17 persone.
Tutti gli omicidi sono avvenuti tra il 1978 e il 1991. La serie li racconta minuziosamente e purtroppo in modo accurato: dal primo omicidio di un autostoppista fino all’ultima vittima, Tracy Edwards, che riesce a scappare e a farlo catturare. Quasi nulla, in questa serie, è stato lasciato alla fantasia.
La vera storia di Jeffrey Dahmer, il Mostro di Milwaukee
La vera storia di Jeffrey Lionel Dahmer, infatti, corrisponde tristemente a tutto quello che si vede sullo schermo. Soprannominato il ”cannibale di Milwaukee”, il serial killer che terrorizzò l’America amava scattare inquietanti polaroid, mettendo in posa le sue vittime.
Nato nel 1960, Dahmer ha condotto un’infanzia normale, prima di cominciare a subire violenze dal suo vicino di casa. Da quel momento inizia una parabola in discesa per quello che, nonostante gli studi e la vita apparentemente normale, divenne di lì a poco un mostro temuto in tutto il Wisconsin.
Proprio la sua sete di sangue e il vizio di conservare quelle fotografie permise all’agente Rolf Mueller di arrestarlo, a seguito di una perquisizione nel suo appartamento avvenuta nel 1991, dove vennero rinvenute ben 84 polaroid chiuse in un cassetto, insieme a resti umani. Condannato a 16 ergastoli, Jeffrey Dahmer è morto in prigione per mano di un detenuto che soffriva di schizofrenia, nel 1994.
A caccia delle polaroid di Jeffrey Dahmer: l’inquietante trend su TikTok
Il successo della serie ha scatenato un interesse quasi morboso da parte di molti spettatori. In rete si è aperta la caccia alle polaroid originali di Jeffrey Dahmer, tanto da far diventare virale la procedura per cercarle e trovarle. Su TikTok (dove presto arriveranno gli abbonamenti), per esempio, spopolano i video in cui viene spiegato come trovarle e, come se questa storia non fosse abbastanza inquietante, acquistarle.
Uno degli interrogativi su questa macabra storia rimane il motivo per cui queste polaroid sono state scattate da parte del serial killer. Secondo esperti e psichiatri che hanno esaminato la sua storia e scavato nella sua mente, da un punto di vista clinico le fotografie erano un modo per Dahmer di rivivere i suoi omicidi e allo stesso tempo di conservare qualcosa delle vittime a cui aveva strappato la vita.