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CURIOSITÀ 26 APRILE 2025

Come si diventa guardia svizzera per lavorare in Vaticano

Nel cuore del Vaticano, tra i marmi delle basiliche e i cortili nascosti, si muovono figure che sembrano uscite da un altro tempo: sono le Guardie Svizzere, riconoscibili per le loro uniformi sgargianti e il portamento austero. Da oltre cinquecento anni, questi uomini rappresentano un simbolo di fedeltà assoluta al Papa e alla Chiesa. Entrare a far parte di questo corpo esclusivo non è semplice: oltre a una rigorosa selezione, occorrono qualità morali, fisiche e spirituali ben precise. Ma qual è il percorso che conduce a vestire la celebre uniforme a strisce blu, rosse e gialle?

L’alleanza storica tra la Svizzera e il Vaticano

La nascita del Corpo della Guardia Svizzera risale al 1506, quando Papa Giulio II decise di affidarsi alla rinomata abilità dei soldati elvetici. In quell’anno, un primo gruppo di circa 150 uomini varcò le porte del Vaticano, dando origine a una tradizione che sarebbe durata nei secoli. Ancora oggi, il 22 gennaio viene celebrato l’anniversario di quel primo giuramento di fedeltà.

La scelta della Svizzera come patria d’origine non fu casuale: all’epoca, i mercenari svizzeri godevano di una fama leggendaria per coraggio, lealtà e resistenza fisica. I pontefici avevano dunque bisogno di uomini che non rispondessero ad altri sovrani, ma che lo servissero esclusivamente.

Nel corso dei secoli, il legame tra il piccolo Paese alpino e il Vaticano si è rafforzato, soprattutto dopo eventi drammatici come il Sacco di Roma del 1527. In quell’occasione, le Guardie Svizzere sacrificarono la propria vita per proteggere Papa Clemente VII dall’attacco dei lanzichenecchi, permettendogli di fuggire a Castel Sant’Angelo. Questo gesto eroico è ancora oggi considerato il simbolo massimo della loro dedizione.

Chi può diventare guardia svizzera e come

Diventare Guardia Svizzera non è solo una questione di forza o di appartenenza geografica: esistono criteri precisi e rigorosi che i candidati devono rispettare. Innanzitutto, bisogna essere cittadini svizzeri di religione cattolica, requisito imprescindibile per garantire una piena comunione spirituale con la missione del corpo.

Gli aspiranti devono inoltre avere un’età compresa tra i 19 e i 30 anni, essere celibi al momento dell’ingresso e possedere una statura minima di 174 centimetri. Bisogna inoltre aver completato con successo il servizio militare in Svizzera, fondamentale per assicurare una preparazione adeguata alle esigenze operative.

La selezione prevede la presentazione di una serie di documenti che attestino il buon comportamento e l’assenza di condanne penali. Una volta accettati, i candidati seguono un percorso formativo interno al Vaticano, durante il quale apprendono tecniche di sicurezza, regole di protocollo e storia delle istituzioni pontificie.

Il servizio minimo richiesto è di due anni, anche se poi in tanti scelgono di prolungare l’impegno, spinti dall’orgoglio di far parte di una tradizione unica al mondo. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il loro ruolo non è soltanto cerimoniale: le Guardie Svizzere garantiscono la sicurezza personale del Papa, sorvegliano le entrate principali del Vaticano e prestano servizio durante eventi ufficiali e celebrazioni liturgiche.

A distanza di secoli, la ragione per cui il Vaticano continua ad affidarsi ai soldati svizzeri non è cambiata: la loro reputazione di lealtà e integrità li rende i custodi ideali di uno dei luoghi più sacri della cristianità.

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