Il sole chiama l’estate e l’estate chiama, inevitabilmente, le zanzare. Che la pelle debba essere protetta tanto dai raggi solari con creme adatte, quanto dalle fastidiose punture di insetti coi repellenti è chiaro ed evidente a tutti.
Spesso si pensa sia usare insieme crema solare e spray antizanzare sia la soluzione corretta per ovviare all’uno e all’altro problema. Un recente studio mette in guardia su questo gesto tanto comune quanto innocuo, almeno all’apparenza.
I due alleati per la pelle che accompagnano la bella stagione potrebbero rivelarsi una combinazione sbagliata e controproducente.
Quando il sole incontra l’antizanzare: un binomio pericoloso
Un’indagine, realizzata dai ricercatori del CNRS di Montpellier in Francia e pubblicata su Parasites & Vectors, ha mostrato che applicare la crema solare e i repellenti per insetti in contemporanea può abbassare sensibilmente la protezione UV della crema stessa. Se è vero che i due prodotti usati singolarmente compiono a pieno il loro dovere, la somma dei due crea un binomio pericoloso.
Spesso si applica prima la crema solare, seguita dallo spray antizanzare, che contiene ingredienti come IR3535 o DEET, sostanze sintetiche appositamente studiate per il loro scopo. Lo studio ha rivelato che la somma dei due prodotti permette ai raggi UVB di penetrare più facilmente nella pelle, vanificando l’efficacia della protezione solare. Un altro problema evidenziato da studi dermatologici è il cosiddetto wash-in, con cui la crema viene lavata via o modificata dal repellente stesso.
Anche The Independent ha rimarcato l’allarme, sottolineando che l’abitudine di combinare questi due prodotti estivi, sebbene comune, riduce l’efficacia della protezione, mettendo a rischio la pelle. Insomma, la salute val bene qualche puntura di insetto.
Cosa dicono gli esperti e le linee guida internazionali
Numerose organizzazioni, come la Skin Cancer Foundation e l’American Academy of Pediatrics (AAP), suggeriscono di usare i due prodotti in modo separato e ben distanziato. Dopo aver applicato la crema solare è consigliabile l’utilizzo dei repellenti non prima che siano trascorsi 30 minuti. La scelta degli antizanzare dovrebbe inoltre ricadere su quelli a base di picaridin o IR3535, che risultano essere meno tossici dei classici prodotti a base di DEET.
Gli esperti ricordano anche che, per esporsi al sole, l’applicazione di una generosa quantità di crema protettiva deve avvenire almeno ogni 2 ore, o sempre a seguito di un bagno, anche se si è in possesso di protezioni “waterproof”. È bene ricordare, infatti, che tali creme non resistono all’acqua, contrariamente a quanto si possa pensare leggendo il nome. Significa solamente che il filtro resiste all’acqua per un periodo limitato, generalmente compreso tra i 40 e gli 80 minuti. Dopo questo tempo (o anche prima dopo l’utilizzo dell’asciugamano), l’efficacia della protezione diminuisce sensibilmente. Attenzione anche alle lozioni aperte magari l’estate precedente e riutilizzate uno o più anni dopo: queste creme potrebbero risultare totalmente inefficaci.
Per quanto riguarda i repellenti, invece, è consigliabile una sola stesura, meglio sui vestiti che sulla pelle, per ridurre assorbimento e tossicità.
Maggiore attenzione meritano i bambini: il DEET non deve superare il 10–30% di concentrazione e non deve essere riapplicato frequentemente. Per i più piccoli è sempre consigliabile qualche repellente naturale.