Gli stomaci più forti, quando la fame chiama, non si fermano neanche di fronte alla muffa, ma quanto è davvero dannosa per l’organismo umano? La muffa attacca spesso i cosiddetti cibi morbidi come pane, yogurt o formaggi, frutta, marmellate. Agisce soprattutto in estate per questo viene consigliato nei mesi più caldi di conservare il pane confezionato in frigo. Inizia a infettare il cibo dalla superficie e spesso è facile grattarla via, ma è sano un cibo che, anche se per poco, è stato attaccato dalla muffa? Per rispondere alla domanda occorre distinguerne i vari tipi: c’è la muffa Cladosporium, che può dare problemi di allergia, ma non è nociva, la Penicillium crustosum che è portatrice di micotossine che possono spedirci dritti in ospedale e la muffa Rhizopus stolonifer, quella con le macchie blu-verdi o nere, molto diffusa sul pane, che può causare danni permanenti, come l’arresto di ossigeno nelle cellule. Insomma, rischiare non è consigliato. Tralasciando che alcuni ristoranti stellati hanno cavalcato l’onda della muffa commestibile e vi hanno proprio creato attorno interi menù, il Mugaritz di San Sebastian in Spagna in primis; per tutti quelli che non sono chef più che preparati, forse è bene tenersene alla larga.