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CURIOSITÀ 13 OTTOBRE 2023

Cos'è il bird strike: gabbiani paralizzano il traffico aereo

Spesso si parla di bird strike e chi ha a che fare con aeroporti e aerei sa bene di cosa si tratta. Letteralmente i due termini possono essere tradotti come “colpo di un uccello”, e indicano un fenomeno molto diffuso e che mette a rischio la sicurezza dei voli: l’impatto di uno o più volatili con l motore di un velivolo. In un report dell’ENAC, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, si legge che il fenomeno è in costante aumento in tutto il mondo. La causa sarebbe dovuta principalmente alla crescita progressiva del traffico aereo, ma anche all’incremento di alcune popolazioni di animali selvatici.

Che cosa significa bird strike o impatto con volatili

Il bird strike può rappresentare una potenziale minaccia per la sicurezza dei passeggeri e dell’equipaggio e può essere anche più pericoloso delle turbolenze in cielo. Persino un singolo uccello, se finisce nel motore a quella velocità, può causare danni strutturali, come ammaccature o crepe, alle ali, al muso o ai motori.
Il rischio principale è il malfunzionamento fino all’arresto del motore dell’aereo con la necessità di un’atterraggio d’emergenza. La possibilità d’impatto tra un aereo e uno o più uccelli è soprattutto in fase di decollo o atterraggio, quando il mezzo è ancora in uno strato dell’atmosfera non abbastanza alto. Il 70% degli eventi di bird strike avviene al di sotto dei 200 piedi di quota, l’85% al di sotto degli 800 piedi e oltre il 90% sotto i 2.000 piedi, vale a dire a circa 600 metri di altezza.

Cosa succede se un uccello finisce nel motore di un aereo

In base alla grandezza dell’esemplare, al numero di volatili coinvolti nell’impatto e alla parte dell’aereo colpita, i danni possono essere diversi. Il pericolo maggiore si riscontra quando un uccello o un intero stormo si scontrano con il motore del mezzo. Nel 2022, sempre da quanto riporta l’Enac, il motore degli aerei è stata la parte che ha subito più danni, nel 12% dei casi di impatto, insieme all’ala, nel 7% dei casi, a causa dello scontro con i volatili

Il fenomeno sembra essere legato alle luci di posizione sull’ala sinistra dei velivoli, che attraggono verso il motore di sinistra gli uccelli. Uno studio americani del 2015 avrebbe dimostrato che i riflessi delle luci di posizione degli aerei guidano gli uccelli, quasi stordendoli e disorientandoli, proprio verso il motore.

I casi di bird strike più famosi nel mondo

Gli incidenti aerei avvenuti a causa del bird strike provocano una serie di conseguenze, tra le quali anche la possibilità di voli cancellati o addirittura incidenti, anche mortali. Uno dei casi più famosi è stato quello del volo US Airways 1549 partito il 15 gennaio del 2009 dall’aeroporto di New York La Guardia e diretto a Charlotte, nella Carolina del Nord. In quell’occasione, un intero stormo di oche finì nel motore e l’evento provocò l’ammaraggio del velivolo nel fiume Hudson. L’episodio è stato anche raccontato al cinema nel film Sully.

Nel 2012, invece, un avvoltoio colpì un Dornier decollato da Kathmandu facendolo precipitare e provocando la morte di tutti i presenti a bordo. Nel 2008 la tragedia è stata sfiorata a Ciampino quando un boeing della Ryanair ha subito multiple collisioni con uccelli.

Aerei fermi a Venezia a causa di un bird strike

Per contrastare ed evitare il fenomeno, gli aeroporti e le compagnie aeree prendono numerose precauzioni e adottano una serie di misure. Per esempio a ottobre 2023, a causa di uno stormo di gabbiani posizionato in testa alla pista, l’aeroporto Marco Polo di Venezia è stato chiuso dalle 9.54 alle 10.45, in accordo con l’ENAV, e alcuni voli sono stati indirizzati su altri scali, ovvero quelli di Verona, Trieste e Milano.

L’impatto con volatili avvenuto a Torino Caselle

Il bird strike ha portato persino allo schianto di un aereo delle Frecce Tricolori all’aeroporto di Torino Caselle. Nell’incidente è stata coinvolta un’auto, sulla quale sono caduti rottami del velivolo, che hanno causato la morte di una bambina di 5 anni. Il velivolo è caduto in fase di decollo, si è schiantato al fondo della pista e poi ha preso fuoco. Il pilota si è salvato lanciandosi con il paracadute, ma riportando comunque ustioni. Il Pony 4 delle Frecce Tricolori era diventato ingovernabile proprio a causa dell’impatto con degli uccelli.

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