VIDEO
Cerca video
INTRATTENIMENTO 06 FEBBRAIO 2024

Cosa faranno i Jalisse a Sanremo 2024 la storia del duo dei no al Festival

Il duo musicale dei Jalisse non ha forse lasciato una traccia indelebile nella storia della musica italiana, ma quella zampata piazzata a Sanremo nel lontano 1997 li ha resi, in qualche modo, indimenticabili. A renderli celebri non è stata semplicemente la vittoria di quell’anno con “Fiumi di parole”, ma anche ciò che è accaduto dopo, con una carriera che proprio sul più bello non ha mai spiccato il volo. Ora, dopo esattamente 27 anni da quella vittoria, i Jalisse sono pronti per tornare al Festival di Sanremo 2024.

Anni e anni di infruttuosi tentativi per tornare a partecipare in gara alla kermesse più famosa d’Italia sono stati inutili e puntualmente sottolineati dallo stesso duo musicale, con il chiaro intento di denunciare quella che è sempre stata una ingiustizia, almeno secondo la loro opinione.

All’Ariston, loro malgrado, non entreranno dalla porta principale e non saranno in gara, e ciò significa che non ci sarà un vero e proprio ritorno al Teatro Ariston. Eppure l’occasione non essere significativa, tanto per loro quanto per i fan.

I Jalisse tornano al Festival di Sanremo: cosa faranno

Il ritorno a Sanremo dei Jalisse non sarà certamente quello che avevano auspicato, gareggiando con una delle loro canzoni presentate nel corso di questi lunghi 27 anni di assenza. A dire il vero saranno lontani dal palco e geograficamente lontani anche dalla città ligure che ospita la kermesse. Eppure la loro presenza si farà notare e sentire.

I Jalisse infatti sono stati ingaggiati dal marchio di pasta Garofalo, che sfrutterà i due artisti per una loro specifica campagna pubblicitaria per Sanremo 2024. Si tratta di spot previsti per il web: i Jalisse si troveranno in cucina, alle prese con gli “spaghettoni XXL al pesto d’Ariston”.

L’associazione tra “Fiumi di parole” e “fiumi di pinoli” era fin troppo semplice: il messaggio sembra rivolto proprio al direttore artistico del festival Amadeus, invitato a mangiare un piatto di pasta con la rassicurazione che, almeno per questa volta, non verrà sottoposto alla sua attenzione un nuovo brano da valutare.

Uno spot ironico che gioca inevitabilmente sulla conflittuale storia tra Jalisse e Festival di Sanremo che, ne siamo certi, non mancherà di divertire e attrarre l’attenzione del pubblico.

Chi sono i Jalisse: la storia Fabio Ricci e Alessandra Drusian

I Jalisse sono un duo musicale formato dal romano Fabio Ricci (classe 1965) e dalla veneta Alessandra Drusian, di quattro anni più giovane. Sono anche una coppia nella vita. Hanno una vita privata piuttosto riservata: di loro si sa che si sono sposati nell’ottobre del 1999 e dalla loro unione sono nate due figlie, Angelica e Aurora.

La loro carriera inizia nella prima metà degli anni ’90, rimanendo ben distante dal successo. Sono anche gli anni dove nasce un rapporto con il Festival di Sanremo che dà risultati incoraggianti.

Il famoso adagio “perché Sanremo è Sanremo” assume un significato ancora più importante per i Jalisse: nel 1995 il duo partecipa a Sanremo Giovani arrivando al terzo posto con il brano “Vivo”. L’anno seguente partecipano di diritto tra le nuove proposte dove con “Liberami” arrivano sesti.

Ma è nel 1997 che la loro carriera subisce una svolta inattesa, sempre grazie a Saremo. Una svolta che, come sappiamo, resterà un acuto solitario in mezzo a tanti anni di anonimato artistico.

La vittoria a Sanremo ’97 e l’oblio: sono stati boicottati?

La partecipazione dei Jalisse a Sanremo 1997 è quasi casuale. Nel senso che è figlia di un regolamento introdotto nel ’95 secondo cui ai finalisti non vincitori delle Nuove Proposte hanno diritto di contendersi quattro posti tra i campioni nell’anno seguente. Quella stessa regola dal 1998 verrà abolita e questo dà ancora più il senso della fortuita partecipazione alla kermesse tra i cosiddetti Big.

Certamente da quel momento i Jalisse ci hanno messo del loro, portando sul palco del Teatro Ariston un brano che aveva tutte le carte in regola per fare una buonissima figura a Saremo. Non a caso “Fiumi di parole” è una canzone che ancora oggi tutti canticchiano.

È comunque una vittoria tra le più discusse della storia del Festival, anche per la sospetta somiglianza con “Listen to your heart” dei Roxette. Ne segue comunque la partecipazione all’Eurovision Song Contest di Dublino, dove ottengono un onorevole quarta posizione.

Eppure proprio da quella esperienza oltre confine iniziano i problemi per i Jalisse. Si inizia a parlare di boicottaggio nei loro confronti, in quanto la loro vittoria sarebbe stata inopportuna: qualora avessero trionfato la Rai avrebbe dovuto organizzare la manifestazione nel 1998 nel nostro Paese e, all’epoca dei fatti, l’evento non aveva un grande appeal verso il pubblico italiano.

Il duo inizia a essere bistrattato dalla stampa e parallelamente ottiene un buon riscontro all’estero, con un tour che tocca Stati Uniti, Canada, Russia e Cile.

La strada, che doveva essere in discesa, si fa improvvisamente ripida e i Jalisse non riusciranno mai a scalare quella montagna, tra singoli e produzioni indipendenti che non replicheranno mai il successo di “Fiumi di parole”. Da 1998 il duo presenterà un brano per Saremo ogni anno, collezionando 27 rifiuti consecutivi. Se non è un record, poco ci manca.

Cosa faranno i Jalisse a Sanremo 2024 la storia del duo dei no al Festival
11.657 visualizzazioni
Chiudi
Caricamento contenuti...