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FAI DA TE 18 OTTOBRE 2023

Come gonfiare dei palloncini senza elio

Che si debba decorare una stanza per una festa, o che si voglia far sorridere un bimbo o realizzare dei lavori di artigianato, sono tante le occasioni in cui si rende necessario gonfiare dei palloncini.

Soffiarci dentro con tutta la forza dei polmoni è un’opzione solo se ne servono pochi o se si è dei professionisti dell’intrattenimento, che creano animaletti ed altre composizioni combinandoli assieme.

Utilizzare l’elio, invece, può rivelarsi molto costoso. Vediamo come fare per ottenere l’effetto desiderato, senza sforzi inutili e senza spendere una fortuna.

Aceto e bicarbonato

Grazie ad una semplice reazione chimica, possiamo gonfiare un palloncino in modo sicuro e veloce.

Bisogna procurarsi una bottiglia di plastica o di vetro da mezzo litro, un imbuto, bicarbonato di sodio e aceto di vino bianco.

Una volta riempita per circa un terzo la bottiglia con l’aceto, inserire due o tre cucchiaini di bicarbonato nel palloncino con l’aiuto di un imbuto.

Assicurare poi l’estremità del palloncino al collo della bottiglia, in modo che vi aderisca bene e ne chiuda perfettamente l’apertura, avendo cura di mantenere orizzontale la parte ripiena di bicarbonato.

Sollevare quindi il palloncino in verticale, in modo da lasciar ricadere la polvere nel contenitore e attendere qualche istante.

A contatto con l’aceto, il bicarbonato sprigionerà un gas, il diossido di carbonio, che gonfierà il palloncino in pochi secondi.

Una volta raggiunte le dimensioni desiderate, staccare delicatamente il palloncino dal collo della bottiglia e chiuderlo immediatamente, facendo il classico nodino.

Nonostante si dimostri efficace, il difetto di questo metodo casalingo è che la durata della reazione chimica è piuttosto breve e sarà quindi necessario ripetere l’operazione, svuotando e riempiendo più volte la bottiglietta per gonfiare altri palloncini.

Gonfiare con il phon

Possiamo provare anche ad utilizzare l’asciugacapelli, ma non in modo diretto. Il metodo consigliato è quello di assicurare il palloncino al collo di una bottiglia e dirigere il getto d’aria calda del phon su di essa.

L’aria all’interno del contenitore si scalderà e tenderà ad espandersi, andando a riempire il palloncino.

Se se ne vogliono gonfiare tanti, però, meglio non usare questo sistema, per non sprecare corrente elettrica e rischiare di ritrovarsi con brutte sorprese in bolletta!

Gonfiatori manuali ad aria

Esistono in commercio dei dispositivi a soffietto piuttosto economici che gonfiano i palloncini insufflando aria al loro interno, proprio come si farebbe con il fiato.

È facile farli funzionare, perché basta muovere avanti e indietro la loro parte mobile e non occorre applicare una forza fisica particolarmente intensa per ottenere l’effetto desiderato.

Gonfiare in questo modo, però, non permette ai palloncini di volare o restare a mezz’aria come succederebbe se fossero riempiti d’elio, che è più leggero dell’atmosfera da cui siamo circondati.

Per mantenerli comunque sospesi ed ottenere composizioni di notevole impatto visivo, si dovranno utilizzare delle bacchettine di supporto o servirsi di espositori.

Mentre per appenderli alle pareti basterà legarli con nastri o spago ad eventuali gancetti adesivi o chiodi infissi nel muro, sia singolarmente che a ghirlanda.

Con la pompa del canotto o della bicicletta

Ammettiamolo: sentendo parlare di gonfiaggio ad aria, ci può essere venuta in mente l’idea di utilizzare la classica pompa per le ruote della bici, o il mantice “da piede” che usiamo per il canotto o il materassino.

Nulla vieta di servirsi di questi strumenti, ma sarebbe meglio avvalersi di un aiutante.

Entrambi i dispositivi, infatti, producono un getto d’aria più o meno potente a seconda della pressione che vi viene applicata, e non è raro che il palloncino venga “sparato” via dall’ugello fin dal primo tentativo.

Avere qualcuno che lo trattenga in posizione durante l’operazione di gonfiaggio è sicuramente consigliabile.

Compressore elettrico

Durante l’anno può capitare di dover organizzare diverse feste, specialmente se in casa ci sono dei bambini.

In questo caso, conviene investire una cifra ragionevole per acquistare un compressore elettrico apposito, in grado di gonfiare anche centinaia di palloncini alla volta.

Questi dispositivi sono adatti anche ad un uso professionale, per cui bisogna verificare quale modello e di che potenza avremo effettivamente bisogno ed assicurarci che siano dotati di tutte le specifiche di sicurezza più avanzate.

Come la funzione di autospegnimento in caso di surriscaldamento durante l’uso.

“Hacks” in rete: meglio non fidarsi

Setacciare internet per trovare metodi all’apparenza infallibili, straordinari e veloci, non è sempre una buona idea.

Potreste incappare, ad esempio, in suggerimenti davvero azzardati, come quello di gonfiare i palloncini con la macchinetta per l’aerosol, con il compressore che tenete in garage per gli pneumatici o con acqua, soda caustica e palline di pellicola d’alluminio per alimenti.

Oltre a non essere sempre efficaci, questi sistemi possono anche rivelarsi pericolosi: il dispositivo per l’aerosol medicale non dovrebbe essere usato per scopi diversi da quello per cui è stato progettato.

Il compressore per le gomme dell’auto potrebbe essere troppo potente e far scoppiare il palloncino.

La soda caustica, infine, è una sostanza altamente corrosiva ed in grado di produrre ustioni gravi: se non maneggiata con indumenti protettivi e con tutte le dovute precauzioni, può provocare danni permanenti alla pelle e agli occhi.

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