Un buon bicchiere di brandy o di whisky è, per molti, un piacere da concedersi in momenti speciali, magari per rilassarsi dopo una giornata intensa. Ma sappiamo davvero distinguere l’uno dall’altro? Se, infatti, per un astemio non ci sono differenze succede che anche gli amanti degli alcolici ritengano equivalenti le due bevande. In realtà, non lo sono affatto: ecco tutte le indicazioni per riconoscere – e apprezzare – al meglio whisky e brandy.
Il whisky si ottiene dalla lavorazione di diversi cereali, tra i quali il più comunemente utilizzato è l’orzo. Molto diversa è, invece, la produzione del brandy che si ricava da qualsiasi frutto che produca una base zuccherina. Nello specifico, si utilizzano uva e vini bianchi. Del resto, anche il nome dice tanto della sua costituzione dal momento che ‘brandy’ significa “vino bruciato”.