Negli ultimi mesi è praticamente impossibile aprire Instagram o TikTok senza incappare in un video di un Labubu. Piccoli, buffi, pelosi, con quel sorriso un po’ inquietante e le orecchie da folletto, sembrano spuntare ovunque: agganciati alle borse di celebrità, esposti in camerette color pastello o in fila ordinata sugli scaffali dei collezionisti.
Cosa sono i Labubu e perché valgono così tanto
I Labubu non sono semplici pupazzetti: sono vere e proprie creature nate dall’immaginazione di Kasing Lung, illustratore cresciuto tra Hong Kong e i Paesi Bassi. Il primo Labubu ha visto la luce nel 2015 come parte della serie “The Monsters”, un universo popolato da esseri pelosi e gentili, ispirati alla mitologia nordica. Tra tutti, è proprio Labubu ad aver conquistato il cuore (e i portafogli) dei fan grazie al suo mix di dolcezza e bizzarria.
Prodotti dalla casa cinese Pop Mart, i Labubu vengono venduti principalmente in “blind box”, ovvero scatole chiuse in cui non si sa quale personaggio si riceverà fino all’apertura. È proprio questo elemento sorpresa ad alimentare la caccia al pezzo raro. Le edizioni più comuni partono da circa 20 euro, ma i pezzi più ambiti o le serie limitate possono raggiungere quotazioni da capogiro, anche oltre i 1.000 euro nel mercato secondario. Alcuni modelli, come quelli “secret” con una probabilità di 1 su 72, sono diventati vere e proprie leggende tra i collezionisti. In poche parole, il valore di un Labubu dipende da rarità, condizione e serie di appartenenza — come una piccola opera d’arte in miniatura. Un mix di estetica kawaii, storytelling e scarsità programmata che ha fatto impazzire collezionisti e fashion addicted.
Il boom della Labubu-mania tra aste e collezionisti
Il fenomeno Labubu ha ormai raggiunto dimensioni globali. In Cina, Giappone e Stati Uniti si registrano file chilometriche davanti ai negozi Pop Mart, con persone disposte a campeggiare per ore pur di accaparrarsi una blind box. Quando nel 2024 il primo store Pop Mart ha aperto a Chicago, si è scatenata una vera e propria corsa all’acquisto. In pochi minuti, tutti i Labubu disponibili erano già esauriti, mentre il sito ufficiale andava in tilt per l’eccessivo traffico.
Parallelamente, è esploso anche il mercato del collezionismo online. Su piattaforme come StockX, una tra le più usate dai reseller alcuni Labubu vengono rivenduti anche a 90 dollari e oltre, a fronte di un prezzo originale di circa 28. Intorno a questi giocattoli si è formata una vera e propria community internazionale, che condivide consigli su come ottenerli, outfit su misura da cucire a mano e foto creative. A dare una spinta decisiva alla popolarità del brand ci hanno pensato le celebrità: da Lisa delle Blackpink a Rihanna, fino a Emma Roberts e Dua Lipa, tutte avvistate con un Labubu al seguito. Come era prevedibile il successo economico di Pop Mart è salito alle stelle, con un fatturato di 1.8 miliardi di dollari nel 2024 e Labubu che da solo ha generato oltre 400 milioni.
Più che una moda passeggera, Labubu sembra essere diventato un fenomeno culturale. Un po’ giocattolo, un po’ accessorio di tendenza, è l’esempio perfetto di come il design e il marketing possano trasformare un oggetto in icona.