Google foto è usato da miliardi di utenti per l’archiviazione su cloud. Tuttavia il meccanismo secondo il quale lo spostamento avviene in maniera automatica e senza alcuna gestione può rappresentare un pericolo per la privacy e per la raccolta di foto future.
Infatti, capita spesso di archiviare file con informazioni personali, dati sensibili anche di terze persone, foto e video che non hanno importanza e che non si deciderebbe di conservare con un controllo più puntuale. Si registrano un disordine generalizzato, che di fatto non permette di godere dei propri ricordi, e una disattenzione a ciò che viene lasciato sul web (a disposizione degli hacker).
Google foto ha un problema
Foto e video di famiglia, delle vacanze, selfie con gli amici: tutto viene archiviato in maniera automatica (e senza criterio) su Google foto. Nel 2020 la società ha dichiarato di conservare 4 trilioni di file (28 miliardi solo in una settimana). Molti di questi sono venuti male, sono duplicati, screenshot fatti per errore, copie di documenti di amici e parenti inviati per la prenotazione di un volo o di un albergo. Insomma, regna il caos nella stragrande maggioranza dei casi. A tal proposito, ecco cosa è successo con le informazioni inesatte di Google.
Ogni foto e video di questo genere rappresenta un pericolo, Google conserva dati sensibili di tantissime persone in tutto il mondo. Nonostante l’azienda abbia un solido meccanismo di difesa dagli attacchi hacker, sinora davvero rari, potenzialmente ogni dato presente inutilmente è un pericolo che si può evitare di correre. Si tratta di un principio che si adatta a qualsiasi cloud si decida di utilizzare.
Attenzione a Google foto: ecco i rischi
In sostanza, ogni informazione superflua sul proprio spazio di archiviazione virtuale permette agli hacker di impossessarsi di dettagli della vita privata degli utenti. Nonostante ci si sia abituati all’idea che molto di noi finisca in rete, anche soltanto attraverso i post sui social network, una maggiore attenzione potrebbe ridurre i rischi legati a Google foto e al mondo virtuale nella sua interezza.
Oltretutto, i cloud mettono a disposizione degli utenti strumenti utili per la gestione dei file: si possono ordinare in album, eliminare in automatico le foto sfocate, gli screenshot oppure le fotografie e i video di grandi dimensioni. In più questi ultimi possono essere ridotti.
Insomma, vale la pena forse perdere un po’ di tempo in più per ordinare e sistemare i ricordi di una vita: è una questione di sicurezza, ma anche un modo per non perdere momenti importanti vissuti.