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BUONO A SAPERSI 03 APRILE 2025

Cash trapping, la truffa che frega tutti al bancomat

Christian Casale

Christian Casale

Giornalista e videomaker

Conduttore e giornalista con lunga esperienza in radio e televisione in ambito nazionale. Per professione e passione mi occupo di videomaking, con una particolare propensione alla post produzione. Amo la divulgazione e lo sport.

Di truffe e raggiri è pieno il mondo. Anche quello virtuale, inteso come web. Molto spesso, infatti, ci troviamo a parlarvi dei pericoli che corrono sui social o su whatsapp.

In questo caso, invece, la truffa è reale e risponde al nome di cash trapping. Una trovata fraudolenta che frega tutti al bancomat. Capiamo insieme come funziona e, soprattutto, come evitare di cadere nella trappola.

Cos’è e come funziona

Il cash trapping è una tecnica di frode utilizzata dai criminali per rubare denaro dagli sportelli bancomat, i cosiddetti ATM. Il trucco consiste nel bloccare l’uscita delle banconote con un dispositivo nascosto, facendo credere all’utente che la macchina non abbia erogato il denaro, come per un malfunzionamento. A mettere in guardia per la prima volta gli utenti da questo pericoloso raggiro è stata la Polizia Postale e delle Comunicazioni di Chieti.

La truffa in questione viene perpetrata ai danni degli utenti inserendo un piccolo oggetto di natura metallica nell’apertura dedicata all’erogatore delle banconote. In questo modo le banconote rimangono incastrate e, pertanto, non possono essere ritirate dall’utente, il quale è portato a ritenere che si tratti di un guasto tecnico. Non appena il malcapitato si allontana dall’ATM, le banconote vengono recuperate dal malvivente, rimuovendo il dispositivo che loro stessi avevano inserito.

Una trappola ingegnosa e assai pericolosa, perché non accende alcun campanello d’allarme nelle vittime. A molti è capitato di trovarsi di fronte a un bancomat non funzionante o che, per un malfunzionamento, la macchina inghiottisse la nostra tessera. Cose che succedono. Ma, come spesso accade in questi casi, a fare la differenza sono i dettagli. Notarli può cambiare tutto e aiutarci a salvare il portafogli.

Per quanto il cash trapping sia meno diffuso dello skimming, cioè quella truffa che porta alla clonazione della carta di credito, può comunque causare danni economici ed è bene prestare la massima attenzione.

Come difendersi

Per evitare di farsi fregare e subire un danno economico non indifferente, è importantissimo fare attenzione a tutto, al costo di sembrare paranoici. Ma, si sa, la prudenza di fronte alle truffe non è mai troppa. Controllare sempre la fessura da cui escono le banconote prima di prelevare può sembrare un’esagerazione, ma così non è. Se noti qualcosa di strano come dispositivi mobili, parti sporgenti o caratteristiche fisiche del macchinario che non avevi notato in precedenza è bene chiedere il supporto della banca prima di utilizzare l’ATM.

Se il denaro non esce, proprio come nel caso del cash trapping, è buona norma non allontanarsi dallo sportello e non lasciare campo libero ai malviventi. Una volta verificata la ricevuta si deve contattare l’assistenza clienti dell’ATM, in quanto la stessa certifica che il denaro è stato erogato.

Infine, è opportuno prelevare in luoghi sicuri, come sportelli all’interno di banche o centri commerciali con sorveglianza. Questi ambienti sono un deterrente per i truffatori, che prediligono situazioni dove poter agire indisturbati e con meno rischi di essere scoperti.

Il cash trapping è solo uno dei tanti raggiri che a livello mondiale provano a mettere le mani sui nostri soldi. Giusto per fare un altro esempio, ricordiamo anche la truffa della carta bloccata, che è riuscita a svuotare il conto di molti malcapitati.

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