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CURIOSITÀ 22 APRILE 2025

Il Papa eletto e mai proclamato: mistero in Vaticano

Marta Ruggiero

Marta Ruggiero

Giornalista pubblicista e videomaker

Giornalista, videomaker, copywriter e content creator. Mi occupo di attualità, economia, politica, intrattenimento, costume e società. In passato ho lavorato in ambito televisivo. Osservo e racconto storie: penna e videocamera sono le mie fedeli compagne di viaggio.

Si chiamava Giuseppe Siri, il cardinale di Genova contrario al modernismo, che pare sia stato eletto Papa, ma mai proclamato. Secondo la teoria, l’elezione sarebbe avvenuta il 26 ottobre 1958, con il nome di Gregorio XVII. Suo delfino, sarebbe dovuto essere il successore del Pontefice Pio XII.

Era fra i candidati accreditati, ma non quello più papabile. Fra questi, lo era invece l’arcivescovo di Milano Giovanni Battista Montini, progressista che però non poteva partecipare al conclave perché non aveva ancora ricevuto la berretta cardinalizia.

A suscitare clamore fu la fumata bianca delle 11:53, confermata dalla posizione assunta dalle guardie svizzere che si schierarono in piazza e dall’annuncio della Radio Vaticana. Lo stesso accadde alle 17:55, ma in quelle due occasioni nessuno si affacciò alla balconata per salutare i fedeli. Successivamente si capì che si era trattato di errori.

Il Conclave del 1958 e la teoria del “Papa impedito”

Il Vaticano e la Chiesa sono ricchi di misteri irrisolti, fra questi c’è la teoria che vedrebbe il cardinale Giuseppe Siri eletto Papa, ma mai proclamato. Secondo le ipotesi, sarebbe accaduto durante il Conclave del 1958, ma sarebbe stato costretto a rinunciare qualche minuto dopo. Il condizionale è d’obbligo, dato che il diretto interessato, gli storici e i biografi non confermarono mai quanto successo all’interno della Cappella Sistina.

Nonostante fosse stato molto vicino a Pio XII, molti non lo vedevano di buon occhio perché considerato eccessivamente accentratore, come il suo predecessore. Ed, effettivamente, lo stesso Siri avvertì una sensazione di “ritrosia e fastidio” da parte di alcuni cardinali.

Tuttavia, il vaticanista Benny Lai confermò l’offerta di candidarsi a pontefice che però venne rifiutata per non specificati problemi di salute. Durante le congregazioni generali delle settimane successive, i successori più aggreditati furono Angelo Giuseppe Roncalli e Gregorio Pietro Agagianian. La proposta di eleggere Giovanni Battista Montini, non ancora cardinale, non poteva essere accolta concretamente.

L’intenzione era quella di eleggere un Papa anziano, di transizione. Siri, 52 anni, non rispondeva a questi requisiti. Tuttavia, questo non impedì la diffusione della teoria del Papa eletto e mai proclamato, avallata dalle fumate bianche del 26 ottobre, diventate dopo grigie e nere.

Secondo quanto dichiarato, in un secondo momento, da Siri “nessuno dei cardinali addetti si preoccupava di mettere nella stufa il materiale necessario per segnalare l’esito negativo degli scrutini”. Poi, il 28 ottobre, il cardinale protodiacono Nicola Canali annunciò l’elezione di Angelo Roncalli, che divenne Papa Giovanni XXIII.

Chi sosteneva la teoria dell’elezione di Siri, invece, disse che ci furono pressioni da parte dei cardinali francesi, dell’Europa orientale e dei riformatori. Secondo loro, la sua elezione avrebbe fortemente destabilizzato la situazione geopolitica internazionale, causando una durissima repressione nei Paesi oltre la cortina di ferro.

A conferma di quanto dichiarato, ci sarebbe stato anche un rapporto dell’FBI del 1961. Passati i termini che lo rendevano secretato, il testo – oggi purtroppo andato perso – sarebbe stato pubblicato nel 1994. Il contenuto sarebbe stato letto da Paul Williams, consulente dell’FBI e giornalista investigativo, che ne parla nel suo libro “The Vatican Exposed”.

Chi era Giuseppe Siri, il cardinale papabile

Classe 1906, la figura di Giuseppe Siri, presunto papa eletto e mai proclamato, è stata controversa. Divenne vescovo ausiliare a 37 anni, arcivescovo di Genova – sua città natale – a 40 e cardinale a 47. La sua ascesa fu veloce e notevole. Fu cardinale di Genova dal 1946 al 1987 e, con i suoi 41 anni di durata, il suo episcopato fu forse il più lungo della Chiesa genovese. Il suo orientamento conservatore, il suo temperamento forte e poco incline a scendere a compromessi ha spesso diviso l’opinione pubblica: o lo si amava o lo si odiava.

Il suo operato a Genova, città cui fu profondamente legato, fu molto importante per diverse organizzazioni assistenziali, pastorali e culturali. Molti ancora ricordano il contenuto delle sue lettere pastorali, dei suoi libri, discorsi, nonché le sue omelie, Non a caso, il capoluogo ligure gli ha dedicato la Galleria Cardinale Giuseppe Siri, l’ingresso principale del Teatro Carlo Felice.

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