Il canone Rai, noto anche come “canone televisivo”, è un’imposta che i cittadini italiani devono pagare obbligatoriamente. Il mancato pagamento può comportare delle sanzioni per il contribuente inadempiente.
Ha un costo fisso annuale che i possessori di un televisore (sia esso tradizionale o digitale) devono saldare, indipendentemente dal fatto che essi effettivamente guardino o meno i canali Rai.
Eppure non tutti devono sottostare al pagamento di questa tassa: esistono casi particolari che prevedono delle esenzioni.
Chi deve pagare il canone Rai
Deve pagare il canone chiunque detenga un apparecchio televisivo. Si intende un apparecchio in grado di ricevere, decodificare e visualizzare il segnale digitale terrestre o satellitare, direttamente o tramite decoder oppure sintonizzatore esterno.
Il canone deve essere pagato da tutte le persone fisiche o giuridiche che possiedono almeno uno dei dispositivi sopra citati. Il corrispettivo viene richiesto una sola volta per nucleo famigliare, mentre chi è in possesso di strutture come alberghi, bar o ristoranti, deve stipulare un canone speciale, concordato con la Rai.
Quanto costa il canone tv
L’importo del canone è pari a 90 euro all’anno. Si tratta di un importo fisso, uguale per tutti.
È comunque importante notare che le politiche e le regole riguardanti il canone Rai potrebbero essere soggette a cambiamenti nel tempo, quindi è sempre bene verificare le informazioni aggiornate dalle fonti ufficiali.
Come si paga e ogni quanto
A partire dal 2016 il canone tv è stato trasformato in una tassa universale, che viene addebitata sulle fatture emesse dalle imprese elettriche in dieci rate mensili, da gennaio a ottobre di ogni anno.
Prima di quell’anno, il pagamento non era “automatico”: i cittadini dovevano sottoscrivere un abbonamento annuale presso gli uffici postali o presso apposite agenzie autorizzate. Si trattava comunque di un abbonamento obbligatorio per tutti coloro che possedevano un apparecchio televisivo funzionante.
Nel corso del 2022 si era parlato di una sospensione del pagamento in bolletta, che poi non è stato attuato per il 2023.
Le esenzioni: chi non paga
Ci possono essere alcune esenzioni o riduzioni del canone in determinati casi, ad esempio per alcune categorie di disabili, i residenti in case di cura, i nuclei familiari a basso reddito o coloro che non hanno un reddito sufficiente per sostenere il pagamento del canone. Tali esenzioni dipendono dalle normative vigenti e vengono gestite dall’agenzia governativa incaricata della riscossione del canone.
Sono esentati i cittadini che hanno compiuto 75 anni, con un reddito annuo proprio e del coniuge complessivamente non superiore a 8.000 euro e senza conviventi titolari di un reddito proprio. L’agevolazione spetta per l’intero anno se il compimento del 75° anno è avvenuto entro il 31 gennaio dell’anno stesso. In caso contrario l’agevolazione spetta per il secondo semestre.
Per effetto di speciali convenzioni, sono esentati anche agenti diplomatici, funzionari o impiegati consolari, funzionari di organizzazioni internazionali e i militari di cittadinanza non italiana o il personale civile non residente in Italia di cittadinanza non italiana appartenenti alle forze NATO di stanza nel nostro Paese.
Come richiedere l’esenzione
L’esenzione dal pagamento del canone può essere richiesta anche da quei cittadini che non detengono un apparecchio televisivo e sono intestatari di un contratto di energia elettrica residenziale. Per ottenere l’esonero è necessario che nessun componente della famiglia anagrafica detenga un apparecchio televisivo.
In questo caso bisogna compilare il quadro A del modello di dichiarazione sostitutiva, che ha validità annuale. Va presentata dal 1° luglio al 31 gennaio dell’anno successivo per l’esonero del pagamento per l’intero anno successivo, oppure dal 1° febbraio al 30 giugno per l’esonero dall’obbligo di pagamento per il secondo semestre dello stesso anno.
Come chiedere il rimborso
l titolare del contratto di fornitura di energia elettrica, o gli eredi, possono chiedere il rimborso del canone tv non dovuto, compilando l’apposito un apposito modello PDF, rintracciabile sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
L’istanza può anche essere presentata in via telematica mediante specifica applicazione web o inviando una raccomandata all’indirizzo: Agenzia delle entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio Canone TV – Casella postale 22 – 10121 Torino.