“Il ministro Abodi mi ha chiesto una serie di priorità per il calcio italiano. Il mio cavallo di battaglia rimane, ma è un diritto sacrosanto collegato a una risoluzione Ue sulla tutela del diritto d’autore. Lo stanno applicando in diverse nazioni, non capisco perché non debba essere applicato anche in Italia”. Così Gabriele Gravina, presidente della Figc, rispondendo a una domanda sulle questioni legislative più urgenti, sul diritto di scommessa e sulle sponsorizzazioni del betting.
Altri argomenti importanti sono “la percentuale sulle scommesse, l’apertura delle sponsorizzazioni collegate al betting, il passaggio da tre a cinque anni della Melandri, l’introduzione della tax credit come avviene nel mondo della cultura, perché se il calcio e lo sport sono ‘cultura’ allora servono pari diritti. Riteniamo inoltre che sia fondamentale, per attuare un progetto di riforma, la modifica della legge 91 per l’introduzione del semi-professionismo”, conclude.