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CURIOSITÀ 16 APRILE 2025

Un calamaro colossale ripreso vivo per la prima volta: lo storico video

Stefania Cicirello

Stefania Cicirello

Editor e videomaker

Content writer, video editor e fotografa, ho conseguito un master in Digital & Social Media Marketing. Negli anni ho sviluppato competenze nella creazione di contenuti digitali, integrando creatività e abilità tecniche in diversi progetti online e adattando i contenuti alle diverse piattaforme.

Per decenni è stato avvolto dal mistero, protagonista di leggende marine e oggetto di speculazioni tra scienza e mitologia. Ma ora, finalmente, è stato ripreso nel suo ambiente naturale. Il calamaro colossale, una delle creature più elusive e affascinanti degli abissi oceanici, è stato filmato per la prima volta vivo nelle profondità marine, grazie a una spedizione scientifica straordinaria. L’evento è stato definito storico dagli esperti di biologia marina e promette di aprire nuove prospettive sul comportamento di questo gigantesco invertebrato.

Il video, pubblicato recentemente dal Schmidt Ocean Institute, mostra l’enorme mollusco nuotare a oltre 600 metri di profondità, immerso nel buio dell’oceano, con movenze lente ma ipnotiche. Una prova visiva inedita, che conferma l’esistenza in vita di un animale che, fino ad oggi, era stato documentato solo attraverso esemplari morti o osservazioni indirette.

Primo avvistamento del calamaro colossale vivo

L’osservazione è avvenuta durante una missione scientifica nell’Oceano Pacifico meridionale, nel corso di un’esplorazione condotta con tecnologie all’avanguardia. I ricercatori hanno utilizzato un veicolo sottomarino a controllo remoto (ROV) per scandagliare le acque profonde, nella speranza di incontrare creature rare. E così è stato: dopo ore di attesa e monitoraggio, la telecamera ha immortalato la sagoma inconfondibile di un calamaro colossale, con tentacoli lunghissimi e occhi giganteschi, adattati all’oscurità più totale.

Questa è la prima volta in assoluto che un esemplare vivo di Mesonychoteuthis hamiltoni viene filmato nel proprio habitat naturale. È importante non confonderlo con il calamaro gigante (Architeuthis), anch’esso raro ma appartenente a una specie diversa. Il calamaro colossale è infatti ancora più massiccio, con un corpo più corto ma molto più robusto e tentacoli dotati di uncini rotanti. La notizia ha avuto un impatto immediato nella comunità scientifica, che per anni ha ipotizzato l’esistenza di questi animali solo sulla base di resti ritrovati nello stomaco dei capodogli o sulle spiagge.

Le immagini straordinarie da 600 metri di profondità

Il video che documenta l’evento è stato registrato a oltre 600 metri di profondità, un ambiente dove la luce solare non penetra e la pressione è estrema. In queste condizioni, l’utilizzo di luci artificiali può disturbare o spaventare gli animali, ma i ricercatori sono riusciti a impiegare una tecnologia a basso impatto per riprendere la creatura nel modo più naturale possibile.

Le immagini sono impressionanti: mostrano l’enorme calamaro che si muove lentamente, quasi sospeso nel vuoto liquido dell’oceano, con un’eleganza quasi aliena. Ondeggia silenziosamente mentre i suoi occhi – tra i più grandi del regno animale – sembrano scrutare con attenzione l’ambiente circostante. Una cosa simile era successa a Tenerife con il diavolo nero, un altro pesce abissale.

Grazie a queste riprese, gli scienziati avranno l’opportunità di analizzare per la prima volta il comportamento motorio, la postura e la risposta agli stimoli ambientali di un calamaro colossale vivo, aprendo la strada a studi più dettagliati.

Perché è così raro vederlo nel suo habitat

Vedere un calamaro colossale vivo è un evento eccezionale per diversi motivi. Innanzitutto, si tratta di una specie abissale, che vive tra i 500 e i 2000 metri di profondità. Inoltre, la sua biologia lo porta a evitare luci e movimenti sospetti, il che lo rende poco incline a farsi avvicinare da strumenti invasivi.

Anche le sue dimensioni, che possono superare i 10 metri, contribuiscono al mistero: un animale così grande è difficile da studiare in cattività, e troppo raro da trovare integro dopo la morte. La maggior parte delle conoscenze raccolte finora derivava da esemplari spiaggiati o da resti ingeriti dai capodogli, che sono i suoi principali predatori.

Infine, il suo comportamento estremamente riservato lo rende praticamente invisibile. Non è un animale curioso, né particolarmente territoriale: si muove con cautela nelle zone più inaccessibili degli oceani. Per questo, il video diffuso dal Schmidt Ocean Institute rappresenta un risultato epocale.

Un calamaro colossale ripreso vivo per la prima volta: lo storico video
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