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BUONO A SAPERSI 01 AGOSTO 2023

Attenzione all'errore fatale da non fare con i braccioli

L’estate, con il caldo, non c’è niente di meglio che passare la giornata al mare tra un bagno rinfrescante, una partita a beach volley o a racchettoni e castelli di sabbia con i bambini. C’è anche chi alla spiaggia preferisce la piscina, l’importante è che ci sia dell’acqua in cui buttarsi quando si è troppo accaldati. Per i più piccoli, però, i pericoli sono numerosi, dai raggi Uv alla disidratazione fino al rischio di affogamento, bisogna prestare particolare attenzione sia in acqua che fuori dall’acqua. Sicuramente, durante il bagno, si può ricorrere a salvagenti e braccioli per far galleggiare il bimbo, ma pochi sanno che anche questi oggetti nascondono delle insidie che possono diventare fatali.

Allarme bimbi annegati in piscina e al mare: i numeri

Dai dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni anno, nel mondo, muoiono per annegamento circa 236mila persone. La maggior parte delle vittime d’incidenti in mare aperto e in piscina sono proprio i bambini tra 1 e 4 anni. Tra le cause c’è la diversa capacità di galleggiamento dei più piccoli. Il centro di gravità di un bimbo è infatti più alto di quello degli adulti. La testa è più pesante è tira automaticamente il piccolo in avanti e verso il basso. Questo rende anche lʼacqua bassa pericolosa per la vita.

L’Istituto Superiore della Sanità segnala che “un bimbo molto piccolo (fino ai 3-4 anni d’età) può trovarsi in difficoltà anche in pochi centimetri d’acqua” e che “sono sufficienti dai 3 ai 6 minuti per annegare”. Inoltre i bimbi annegano in silenzio e non hanno ancora il senso dellʼorientamento. Questo significa che se si trovano sottʼacqua, non possono mettersi in salvo. Soprattutto se sono sotto i tre anni, non hanno la forza di tenere la testa fuori dallʼacqua.

Gli errori da non commettere mai con braccioli e salvagente

Anche i dispositivi di sicurezza, come i braccioli e i salvagenti possono rivelarsi fatali se si commettono errori nel loro utilizzo. I braccioli, per esempio, possono facilmente scivolare via, anche a causa della crema solare applicata in precedenza, tutti i gonfiabili, poi, possono rompersi se sfregati contro una superficie ruvida.

Quando il proprio figlio è in acqua è fondamentale non separarsi mai da lui o lasciarlo solo in nessun momento perché una fatalità potrebbe accadere nel giro di pochi minuti. La distanza massima che si dovrebbe avere dal bambino dovrebbe essere tale da essere coperta allungando un braccio. Da ricordare è che un bambino va sott’acqua in meno di 20 secondi. Se i braccioli di sfilano o il salvagente di sgonfia, il piccolo scenderebbe sotto il livello del mare in brevissimo tempo.

Altro pericolo sono le correnti che possono trasportare i gonfiabili e il bambino al largo. L’errore da evitare è quindi proprio quello di ritenere braccioli e salvagenti dei dispositivi di sicurezza efficaci e di distrarsi mentre il proprio figlio fa il bagno. Quando è in acqua è invece non perdere mai di vista il bambino e controllarlo costantemente.

Attenzione all'errore fatale da non fare con i braccioli
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