Concedersi una rilassante
passeggiata in spiaggia o in mezzo alla natura è un vero toccasana. Il semplice gesto di camminare sulla sabbia o sull’erba porta con sé una sensazione di libertà e leggerezza. Ma non sono solo le sensazioni a rendere speciale questo momento: il
sole, con i suoi raggi caldi e lucenti, conferisce al nostro corpo un’energia benefica che va oltre il piacere sensoriale. Riconnettersi con la natura può aiutarci a dimenticare le preoccupazioni quotidiane e la tristezza. Ma attenzione ai
selfie, potrebbero danneggiare in modo irreparabile i nostri occhi. Attenzione ai danni del sole: uno è inaspettato Lo dice la scienza: il sole fa bene. Grazie ad esso il nostro organismo produce
vitamina D, che fa bene al corpo, e
serotonina, l’ormone del buonumore. Ma nonostante i numerosi benefici, è importante fare attenzione a non esagerare. I
raggi ultravioletti possono danneggiare la pelle, causando scottature nell’immediato e facendoci sembrare più vecchi sul lungo periodo. Possono inoltre aumentare il rischio di sviluppare malattie. Per questo gli esperti consigliano sempre di proteggersi con
creme solari e indossare cappelli, ed evitare di esporsi al sole nelle ore più calde della giornata, quando i raggi ultravioletti sono più intensi. Sentiamo spesso i medici consigliare anche di idratarsi adeguatamente durante le giornate calde. Tuttavia c’è un altro fattore di rischio che spesso sottovalutiamo, dovuto a un gesto sempre più diffuso in tutte le fasce di età. I selfie rischiano di accecarci: l’allarme degli esperti Due casi di studio pubblicati sul
Journal of Medical Case Reports suggeriscono che anche
farsi selfie sotto il sole,
fare un video su TikTok o utilizzare smartphone e tablet in spiaggia e in montagna potrebbe essere molto pericoloso. Fissare direttamente la luce, anche per qualche secondo, alla ricerca dell’inquadratura perfetta per acchiappare più like. Ogni giorno vengono scattati circa
93 milioni di autoscatti, e molti sotto la luce naturale. Basta un’esposizione minima per causare danni, anche irreparabili, alla retina. Ma non solo: anche il
riflesso del sole sullo schermo dello smartphone può essere un fattore di rischio per la vista. Lo attestano proprio le cartelle cliniche di due pazienti pubblicate sulla prestigiosa rivista medica. In quel caso i due giovani avevano passato molte ore davanti al tablet e al telefono, e ora rischiano di non recuperare più la vista. Perfino i raggi UV che rimbalzano sull’acqua sarebbero in grado di mettere in pericolo i nostri occhi. I
danni sono nella maggior parte dei casi
temporanei, e durano per pochi giorni, il tempo necessario alle cellule per rigenerarsi. Lo precisa la
Società italiana di scienze oftalmologiche, che ha lanciato l’allarme, ma è meglio non giocare con il fuoco. O con il sole, in questo caso. E tutelare sempre il proprio sguardo. L’ideale sarebbe quello di indossare sempre
occhiali da sole con un alto fattore di protezione – in commercio ci sono quelli che proteggono totalmente dai raggi UVA e UVB, indicati con la dicitura
UV400 – anche quando si fa un selfie o si legge un libro in spiaggia o in montagna.