Un asteroide arriverà sulla Terra nel 2038, parola della Nasa. Basterebbe questa affermazione per scatenare il panico di miliardi di persone del nostro pianeta. Quando pensiamo a un asteroide che impatta con la Terra il primo pensiero ci rimanda all’epoca dei dinosauri, quando un grosso oggetto volante spaziale spazzò via gran parte delle forme di vita presenti. Almeno questa è la versione che scientificamente parlando va per la maggiore.
Il timore è dunque naturale, potremmo definirlo atavico, insito nella natura umana. Di fronte a ciò che non conosciamo siamo sempre spiazzati, a maggior ragione se sappiamo di non avere contromisure all’altezza. Se un asteroide fosse in rotta di collisione con la Terra a oggi non avremmo alcuna possibilità di evitare l’impatto, con buona pace di ciò che ci viene raccontato nei film. La scienza ci ha detto che lo scudo della Nasa fallirà. Alla luce di ciò pare non potremmo dormire tranquilli, anche a causa dello scarso lasso temporale che ci separa dal 2038. Ma è davvero così?
Asteroide contro la Terra nel 2038: l’annuncio travisato
I funzionari della NASA e di altre organizzazioni internazionali hanno recentemente completato un test per valutare la capacità di rispondere a un ipotetico asteroide che potrebbe colpire la Terra nel 2038. Trattandosi di una minaccia ipotetica, è chiaro che l’annuncio sia stato travisato. Si sa, in rete basta davvero poco affinché una informazione passata nel modo errato finisca per diventare un allarme catastrofico e incontrollabile.
Diversi media hanno riportato erroneamente quanto accaduto, facendo sembrare che lo scenario dell’impatto fosse reale o che fossimo in qualche modo impreparati ad affrontarlo.
Tra il 2 e il 3 aprile 2024 quasi 100 esperti di oltre 25 organizzazioni negli Stati Uniti e all’estero si sono riunite nel Maryland per partecipare all’Esercitazione Interagenzia di Difesa Planetaria. L’evento ha coinvolto i membri del team in discussioni sulle potenziali risposte a un ipotetico impatto di un asteroide ed è stato il quinto del suo genere. “L’impatto di un grande asteroide è potenzialmente l’unico disastro naturale che l’umanità ha la tecnologia di prevedere con anni di anticipo”, ha dichiarato Lindley Johnson, responsabile del programma per l’Ufficio di Coordinamento della Difesa Planetaria della Nasa. Simulare un tale scenario può aiutare a dare agli esperti dati utili nella gestione dell’allarme e mettere in luce le lacune nei protocolli attuali.
Cosa ha detto davvero la Nasa sul potenziale impatto
Nello scenario immaginario e catastrofico ipotizzato dalla Nasa, gli astronomi hanno rilevato un grande asteroide con una probabilità del 72% di colpire la Terra il 12 luglio 2038. La traiettoria dell’oggetto spaziale potrebbe metterlo in rotta di collisione con grandi città come Dallas, Washington D.C. e Madrid. Stando alle dimensioni del masso potrebbe causare la morte di molte persone, da poche migliaia a 10 milioni.
Alcuni media, anche autorevoli, hanno preso questo scenario e lo hanno riportato fuori contesto, utilizzando titoli fuorvianti che suggerivano che una minaccia reale e imminente.
Ma ciò che la Nasa ha detto in merito al potenziale impatto è ben diverso. L’esercitazione ha presentato uno scenario particolarmente impegnativo. Gli esperti hanno avuto poche informazioni sul masso spaziale, a partire dalle sue dimensioni, in grado di influire in modo determinante sulla sua distruttività. Inoltre si è prevista la scomparsa dell’asteroide dietro il Sole per sette mesi poco dopo la sua scoperta, costringendo gli esperti a fare piani senza sapere davvero cosa sarebbe successo.
Il team ha dunque considerato differenti opzioni, tra aspettare che l’asteroide torni visibile per ulteriori osservazioni, oppure inviare una navicella spaziale a sorvolare l’asteroide per conoscerlo meglio. I funzionari hanno anche sollevato preoccupazioni sulla nostra capacità di farlo, in particolare per la rapidità con cui una tale missione dovrebbe essere organizzata.
Tra informazioni poco accurate e incontrollabili ed esperimenti che un giorno potrebbero davvero salvare l’esistenza dell’umanità, una cosa pare certa: un asteroide ci salverà, o almeno potrebbe farlo. Un evento tanto distruttivo potrebbe essere l’unico in grado di mettere d’accordo il genere umano e forzare i popoli a collaborare alla ricerca di una soluzione di vitale importanza.