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CURIOSITÀ 21 FEBBRAIO 2025

Asteroide contro la Terra nel 2032, buone notizie sull’impatto

Matteo Polimeni

Matteo Polimeni

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Editor e videomaker con l’anima da storyteller. Mi muovo tra design, arte e architettura, giocando con la comunicazione.

Il monitoraggio costante degli oggetti celesti potenzialmente pericolosi rappresenta una delle sfide più affascinanti dell’astronomia moderna. La Terra, nel suo viaggio attraverso il sistema solare, incontra regolarmente oggetti di varie dimensioni, dai minuscoli meteoriti agli asteroidi più consistenti. In questo contesto, l’identificazione e il monitoraggio dell’asteroide 2024 YR4 ha catalizzato l’attenzione della comunità scientifica internazionale. La sua scoperta, avvenuta il 27 dicembre 2024 attraverso il sofisticato sistema ATLAS (Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System) in Cile, ha dato il via a una delle più intense campagne di osservazione astronomica degli ultimi anni. ATLAS, un sistema all’avanguardia progettato specificamente per individuare oggetti celesti in rotta di collisione con la Terra, rappresenta la prima linea di difesa del nostro pianeta contro potenziali minacce spaziali.

Asteroide 2024 YR4: le nuove stime Nasa sull’impatto

Le analisi più recenti condotte dalla NASA hanno portato a una significativa revisione delle probabilità di impatto dell’asteroide 2024 YR4, evidenziando la natura dinamica e complessa di queste valutazioni. Dopo un periodo di crescente preoccupazione, culminato il 18 febbraio con una probabilità di collisione stimata a 1 su 32 (circa il 3,1%), i nuovi calcoli hanno mostrato un notevole miglioramento. Il 19 febbraio, infatti, la NASA ha annunciato una drastica riduzione di questa probabilità, che è scesa all’1,5%. L’asteroide, con le sue dimensioni paragonabili all’altezza della Torre di Pisa (circa 55 metri di diametro), rappresenta un oggetto di particolare interesse per gli scienziati. La sua potenziale energia d’impatto, stimata in 8 megatoni, equivale a più di 500 volte quella della bomba atomica di Hiroshima, una potenza devastante capace di causare danni catastrofici a livello metropolitano, pur non rappresentando una minaccia esistenziale per l’umanità. Questa valutazione energetica si basa su complessi calcoli che tengono conto non solo delle dimensioni dell’asteroide, ma anche della sua velocità e composizione presunta.

Le vecchie stime e l’allarme per l’impatto contro la Terra

Le valutazioni iniziali dell’asteroide 2024 YR4, effettuate nel gennaio 2025, avevano già evidenziato una situazione che richiedeva un’attenzione straordinaria da parte della comunità scientifica. Il superamento della soglia critica dell’1% di probabilità di impatto con la Terra ha portato alla sua classificazione al livello 3 sulla scala Torino, un sistema di valutazione del rischio che va da 0 a 10. Questa scala, fondamentale nel campo dell’astronomia dei corpi minori, permette di categorizzare in modo standardizzato il potenziale pericolo rappresentato da asteroidi e comete. Il livello 3, in particolare, è riservato a oggetti capaci di causare distruzioni significative ma localizzate, e che tipicamente vengono successivamente riclassificati al livello 0 dopo ulteriori osservazioni. La risposta della comunità scientifica è stata immediata e coordinata: un team internazionale di ricercatori ha ottenuto l’autorizzazione straordinaria all’utilizzo del James Webb Space Telescope, il più potente osservatorio spaziale mai costruito dall’umanità.
Questo strumento eccezionale, normalmente dedicato allo studio di galassie distanti e pianeti extrasolari, è stato temporaneamente riorientato per fornire dati più precisi sulla traiettoria dell’asteroide. Gli astronomi prevedono che nei prossimi mesi, grazie all’accumulo di nuove osservazioni ad alta precisione, sarà possibile confermare definitivamente che l’asteroide non rappresenta una minaccia reale per il nostro pianeta. Esiste anche una remota possibilità che l’asteroide interagisca gravitazionalmente con la Luna, ma lo scenario più probabile rimane un passaggio a distanza di sicurezza da entrambi i corpi celesti nel 2032. Il costante aggiornamento dei dati dimostra quanto sia cruciale sviluppare difese contro l’asteroide e altre potenziali minacce dallo spazio.

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