Scopriamo insieme come coltivare l’aneto, l’erba aromatica che fa bene alla salute.
L’aneto, versatile in cucina, contribuisce alla biodiversità, attirando nei nostri giardini bruchi di farfalle e insetti impollinatori. Le foglie possono essere raccolte e utilizzate fresche o congelate per insaporire varie pietanze (in primis verdure sott’olio, zuppe e insalate) conferendo un aroma pungente, simile a quello del cumino.
La pianta contribuisce anche a rendere gli alimenti più digeribili, grazie agli oli essenziali contenuti capaci di contrastare fermentazioni intestinali e gonfiore addominale. Ma non è tutto: l’aneto è ottimo per chi soffre di coliche e crampi allo stomaco; combatte alitosi, ritenzione idrica e cellulite; ha doti depurative; se assunto prima di coricarsi, favorisce il riposo; ha proprietà antimicrobiche e antifungine; vanta virtù antitumorali.
Se volete coltivarlo a casa, il consiglio è quello di acquistare in un vivaio specializzato semi di aneto oppure piantine già sviluppate. La semina va effettuata in primavera, verso marzo-aprile. Interrate i semi direttamente nella terra o in vaso, ad almeno 3 centimetri di profondità, lasciando fra un seme e l’altro 30 centimetri circa di spazio per consentire lo sviluppo e la crescita.
Una volta seminato, mantenete il terriccio umido per permettere la germinazione. Per la coltivazione, prediligete terreni fertili, neutri o basici, posizionati al riparo dal sole diretto e dal vento. Per quanto riguarda l’irrigazione, effettuatela con regolarità specialmente nei mesi caldi; attenzione, però, ai ristagni d’acqua.