Il cibo a domicilio è ora più accessibile che mai grazie alla trasformazione digitale, che offre una vasta gamma di piatti che vengono consegnati direttamente alle porte di casa. Ci sono però diversi aspetti preoccupanti dietro questa comodità che mettono in pericolo l’igiene e la sicurezza alimentare. Gambero Rosso, un punto di riferimento per la cultura culinaria in Italia, ha pubblicato un’indagine che ha rivelato la presenza pericolosa di batteri nelle sacche utilizzate dai rider.
Cosa è emerso dalle analisi sulle sacche dei rider
Laura Panzironi, responsabile del Laboratorio SiLa specializzato in analisi microbiologiche alimentari, ha effettuato una dettagliata indagine su una delle sacche destinate al trasporto di cibo, in apparenza pulita, utilizzata da una delle principali aziende di food delivery. I risultati sono stati sconcertanti: più di 200 colonie di batteri sono state scoperte sul fondo e sulle pareti laterali del contenitore.
Anche se sembrava pulito alla vista e all’olfatto, senza particolari segnalazioni, il contenitore utilizzato dal rider conteneva il triplo delle colonie di batteri che sarebbero considerate inaccettabili su un pavimento di un ristorante sottoposto a controllo sanitario. Tra i batteri individuati vi sono ceppi noti per la loro capacità di causare gravi disturbi gastrointestinali e addirittura sintomi mortali, se non affrontati tempestivamente. Inoltre, bisogna prestare attenzione perché d’estate si possono contrarre diverse infezioni alimentari.
Mancano i controlli sul cibo: cosa dice la legge
L’espansione del settore del food delivery ha sicuramente portato alla necessità di norme sempre più stringenti per garantire l’igiene e la sicurezza alimentare lungo l’intera catena di produzione e consegna. La normativa europea prevede regole rigide sia sulla produzione che sull’organizzazione aziendale per garantire la massima sicurezza dei prodotti alimentari.
La responsabilità dell’igiene alimentare ricade sugli operatori del settore lungo l’intera catena, compresi quelli responsabili del trasporto. Il sistema HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points), originariamente sviluppato dalla NASA per garantire la sicurezza degli alimenti destinati agli astronauti, è stato adottato per prevenire i rischi legati alla salute nel settore alimentare. Purtroppo l’inchiesta mette in evidenza un vuoto nei controlli igienico-sanitari durante la fase di consegna, lasciando spazio a possibili problemi legati alla conservazione dei cibi, alle temperature di trasporto e alla corretta gestione dell’igiene. Non è la prima volta che i controlli igienico-sanitari falliscono nel loro intento, un uomo di 63 anni nel Regno Unito ha trovato un serpente vivo nella busta dei broccoli.