L’astrobiologia cerca di anticipare come saranno la vita e le civiltà extraterrestri. Finora l’unico esempio che abbiamo è quello della Terra e dell’umanità su cui basare le teorie, questo pone dei limiti. Un team di ricercatori del Blue Marble Space Institute of Science (BMSIS) sta cercando di superare questi vincoli provando a esaminare quale sarà il livello di sviluppo tecnologico della Terra. Un’ipotesi è che esistano o esisteranno in futuro civiltà aliene mangia stelle nell’Universo.
Civiltà stellivore per avere energia nello Spazio: la teoria
Le analisi fatte finora si basano sulla Scala Kardashev, che suggerisce che le civiltà si espandono per sfruttare maggiori livelli di energia. Il team BMSIS suggerisce invece che la Scala Kardashev stabilisca limiti superiori sulla quantità di energia stellare che una civiltà può sfruttare e che le civiltà tecnologicamente avanzate potrebbero aggirare questo limite sfruttando direttamente la massa stellare.
Secondo il nuovo studio, dei soggetti alieni potrebbero seguire traiettorie diverse per la loro espansione nello spazio e il loro consumo energetico. Ciò comporta un compromesso tra “esplorazione” e “sfruttamento”. Alcune civiltà potrebbero svilupparsi lungo entrambe le due dimensioni, altre potrebbero dare priorità all’esplorazione a distanza fisica senza mai aver bisogno di espandere il proprio consumo energetico, oppure concentrarsi sullo sfruttamento e aumentare il proprio consumo energetico a livello più locale.
Le ipotesi sulle civltà stellivore
Per la nuova analisi i ricercatori sono partiti dalla supposizione per esempio che l’umanità raggiunga il limite della quantità di energia che può sfruttare dalla sua stella, ovvero il Sole. A quel punto il pianeta potrebbe non scegliere di fruttare l’energia di altri sistemi stellari, quindi di altri pianeti e stelle, ma dedicarsi alla raccolta della sua stessa massa stellare.
Civiltà tecnologicamente avanzate come questa, che consumano le stelle, sono state chiamate stellivore e, ipotizza il nuovo studio, sarebbero in grado di espandere l’uso dell’energia oltre i limiti di luminosità della scala Kardashev. La teoria è che anche se come civiltà sulla Terra non siamo ancora a questo livello, non è detto che nell’universo non esistano già popolazioni aliene che agiscono in questo modo.
Come tutte le proiezioni sullo sviluppo futuro dell’umanità, questo studio ha anche implicazioni per le future indagini scientifiche. Uno degli autori dello studio, Haqq-Misra, ha sottolineato che “se riusciamo a concepire una soluzione come questa, probabilmente qualcun altro l’ha già realizzata”. Maqq-Misra e i suoi colleghi raccomandano agli scienziati di continuare con le osservazioni e la ricerca di organismi extra terrestri per cercare comportamenti anomali, che potrebbero indicare attività tecnologica.
“Se alcune civiltà effettivamente si evolvono in stellivore, allora alcune di queste potrebbero assomigliare a sistemi stellari binari in accrescimento. Non possiamo affermare – ha concluso il ricercatore – che tutti, o anche la maggior parte, dei sistemi binari in accrescimento siano in realtà civiltà tecnologiche, ma non possiamo nemmeno escludere la possibilità che alcuni di essi possano effettivamente esserlo. Vale la pena tenere la mente aperta e cercare effettivamente tali prove di civiltà avanzate ed esotiche piuttosto che escluderle a priori”.
La teoria del nuovo studio è complessa, ma molto interessante per gli studiosi di astrobiologia perché apre a possibilità mai prese prima in considerazione sul funzionamento degli oggetti celesti, delle possibili civiltà aliene e di tutto il Cosmo.